Ambiente e salute

L’Australia usa le navi militari per rimandare indietro i barconi dei clandestini

By admin

January 15, 2014

09/01/2015 – Linea dura del governo Abbott: «Non abbiamo violato le acque territoriali indonesiane». Ma l’opposizione insorge: «Si rischiano stragi in mare»

Stesso problema, dell’Italia, ma le risposte sono molto differenti. L’Australia ha deciso di usare le navi militari per respingere gli sbarchi degli immigrati clandestini, che arrivano dall’Indonesia. La denuncia è arrivata da Jakarta, ma le autorità australiane non l’hanno smentita.

Secondo i dati, negli ultimi sei anni almeno 50.000 migranti hanno tentato l’attraversata e almeno 1000 di loro hanno perso la vita. Tony Abbott l’anno scorso ha condotto una campagna elettorale basata anche sulla promessa di «respingere i barconi», diventando premier, e secondo il governo indonesiano ha iniziato ad applicarla.

L’opposizione si scatenata, sostenendo che in questo modo non si risolve il problema dell’immigrazione, ma si rischia di a espongono l’Australia al rischio di provocare una strage, perché i barconi respinti sono in genere instabili e non in grado di sopportare queste sollecitazioni. Invece bisognerebbe assistere i rifugiati, che quando si trovano in mare sono già in condizioni al limite della sopravvivenza. Le relazioni tra i due Paesi si fanno sempre più tese. FONTE