Ambiente e salute

Roma, la protesta dei gestori delle Sale giochi: “Il Governo ci rovina, spegneremo tutte le slot machine”

By admin

February 03, 2019

03/02/2019 – Protesta dei gestori delle macchine da intrattenimento davanti al ministero dello Sviluppo economico. “Da mesi denunciamo la gravissima situazione in cui è precipitato il nostro comparto a causa dell’aumento delle tasse”, ha spiegato Benedetto Palese, leader di Agcai, l’Associazione gestori e costruttori apparecchi da intrattenimento. I proprietari dei dispositivi minacciano di spegnerli se non riceveranno risposte dal governo. “La tassazione delle macchine da intrattenimento è arrivata al 70% mentre quelle sulle più pericolose slot è ferma al 48%”, ha sottolineato Palese.

Alla Camera dei Deputati la conferenza stampa dell’Associazione Gestori e Costruttori Apparecchi da Intrattenimento. Così il Presidente dell’Agcai Benedetto Palese: “Da mesi denunciamo la gravissima situazione in cui è precipitato il nostro comparto a causa dell’aumento delle tasse, dello scippo a nostro danno dei nulla osta e della riduzione del pay-out, la percentuale di vincita ai giocatori. Così si favorisce la ludopatia, non la si combatte, e nello stesso tempo si condanna a morte il settore dei giochi di intrattenimento. Se non arriveranno risposte dall’esecutivo in queste ore, spegneremo tutte le nostre migliaia di macchine”. Presente anche Gianmaria Chiodo, numero uno del Consorzio Noleggiatori Italiani: “Noi operatori non vogliamo lucrare sui giocatori. Dal 2012 siamo diventati schiavi di quelle multinazionali che, spesso, non hanno nemmeno sede in Italia. La ludopatia viene creata nella mente del giocatore attraverso una forte perdita: diminuendo la possibilità di vincita non si fa altro che aggravare la situazione, con buona pace di tutti gli slogan della politica sul contrasto al gioco d’azzardo. Le piccole aziende italiane e l’intero indotto, circa trecentomila famiglie in Italia, stanno andando sul lastrico”.

Domenico Distante, presidente della Sapar (Servizi Apparecchi per le pubbliche Attrazioni Ricreative) denuncia “Siamo prigionieri dei concessionari di cui dobbiamo accettare tutte le condizioni. Chiediamo che il ministro Di Maio ci incontri per potergli spiegare le nostre ragioni: quelle di migliaia di famiglie che da generazioni lavorano nel settore del gioco legale, tra enormi difficoltà. E che ora, a causa di questi recenti provvedimenti governativi, sono davvero all’esasperazione”. CONTINUA A LEGGERE >>

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