Ambiente e salute

Amministrazione Antropoli, appalti a ditte riconducibili a Francesco Zagaria. Decisivi i collaboratori di giustizia

By admin

February 04, 2019

04/02/2019 – I carabinieri di Caserta hanno arrestato Carmine Antropoli, sindaco di Capua per due mandati consecutivi (dal 2006 al 2016) per concorso esterno in associazione mafiosa. In manette è finito anche Francesco Zagaria, imprenditore di Casapesenna e affiliato al clan dei Casalesi. Secondo gli inquirenti, il gruppo criminale avrebbe condizionato lo svolgimento delle elezioni amministrative per il Consiglio comunale di Capua, tenutesi il 5 giugno 2016.

Negli anni in cui e’ stato sindaco di Capua (2006-2016), Carmine Antropoli avrebbe garantito l’assegnazione di alcuni appalti alle ditte riconducibili all’imprenditore Francesco Zagaria, ritenuto organico al clan guidato dal boss ominimo Michele Zagaria. E’ quanto emerge dall’ordinanza di arresto che oggi ha portato in carcere l’ex primo cittadino Antropoli, chirurgo dell’ospedale Cardarelli, in passato coordinatore provinciale di Forza Italia, e appunto l’imprenditore Zagaria.

Nel provvedimento non si da’ conto pero’, nello specifico, degli appalti andati alle ditte del clan, ma si parla solo genericamente di un sistema di affidamenti a senso unico. Tra gli indagati figura inoltre l’ex consigliere comunale nonche’ assessore Marco Ricci, che alle elezioni del 2016 prese parecchi voti; per la Dda – pm Sandro D’Alessio e Maurizio Giordano – il boom di preferenze sarebbe stato il frutto del patto stretto da Antropoli con il clan dei Casalesi. Determinanti per le indagini le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, alcuni ex uomini di Michele Zagaria.

Sono stati i carabinieri di Capua ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli, su richiesta della Dda. Le indagini sono cominciate nell’anno 2015 e terminate nel luglio 2018. Alla base del provvedimento odierno ci sono anche diverse testimonianze di collaboratori di giustizia.

Nell’ordinanza di custodia cautelare, i giudici, tra l’altro, scrivono: ” …grazie alla forza di intimidazione di Francesco Zagaria, affiliato al clan “dei casalesi” (fazione Zagaria), Carmine Antropoli, all’interno del suo studio medico, con percosse a cui ha dato luogo materialmente lo Zagaria, ha indotto un avversario politico a ritirare la candidatura alla carica di consigliere comunale. Inoltre, Carmine Antropoli è risultato gravemente indiziato di avere stretto un patto con Francesco Zagaria e con Martino Mezzero (altro affiliato al clan dei casalesi) per assicurare dei voti ad altro candidato, pure appartenente al gruppo politico di Antropoli”

Per i giudici, Francesco Zagaria meglio noto come “Ciccio ‘e Brezza” e “sentenza”, ha assunto ruolo di elemento apicale del clan “dei casalesi” – fazione Zagaria. Francesco Zagaria nel 2017 era stato già arrestato per i reati per concorso esterno in associazione di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni, nonché di un provvedimento di sequestro preventivo di due società a lui riconducibili, operanti nel settore dell’edilizia e in quello caseario.

Era diventato anche l’uomo di fiducia del capo clan Michele Zagaria, “il quale lo impiegò con funzioni di ausilio nell’esecuzione del duplice omicidio di Sebastiano Caterino e Umberto de Falco, commesso a Santa Maria Capua Vetere il 31 ottobre 2003. – [Repubblica.it] CONTINUA A LEGGERE >>

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