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Primarie PD: è caos brogli. Ci sono più schede valide che votanti. E c’è chi ha votato 11 volte

By admin

March 06, 2019

06/03/2019 – Questo succede a Luzzi in provincia di Cosenza, nel seggio di valle (ex Fornace Dima): 269 votanti registrati, 368 schede votate! Ancora una volta, i soliti noti, sono riusciti a calpestare un atto democratico ed infangare il consenso popolare. Seguirà comunicato ufficiale con richiesta commissariamento del circolo del PD di Luzzi. Cittadini indignatevi. In sostanza, è accaduto qualcosa di incredibile. Questi sono i votanti registrati: 160 +75 +34 =269. Però, guarda caso dall’urna sbucano altre 99 schede… Magia? Miracolo? O, molto più maldestramente, qualche fessacchiotto che non ha fatto bene i conti? Il problema, adesso, è che verrà irrimediabilmente sputtanato. E adesso saranno problemi suoi e di chi ce l’ha messo. Brogli: non c’è altro modo per definire quanto verificatosi in numerose occasioni durante le tanto celebrate primarie del PD. A Luzzi (provincia di Cosenza) il numero dei votanti è stato di 269, ma le schede valide per il conteggio finale sono state ben 368.

C’è scritto sul verbale relativo alle votazioni per le primarie del Partito Democratico. Michele Dima, componente della direzione provinciale PD di Cosenza, chiede l’invalidazione del seggio e il commissariamento della sezione locale del partito.

«Dopo i brogli di domenica ho appena inviato formalmente richiesta al segretario Luigi Guglielmelli e per conoscenza al commissario regionale PD della Calabria. Questo oltre a essere un affronto all’intelligenza di ognuno è anche uno dei motivi per il quale molti di noi hanno difficoltà oggettiva nel portare amici e parenti a votare, dato che le primarie purtroppo a causa di questa gestione sembrano una farsa».

Intanto, un’ inchiesta di Fanpage, giornale certo non tacciabile di “gialloverdismo”, mostra come fosse possibile votare più volte. Undici, per essere esatti. Nel seggio di Catanzaro Lido è la dirigente del PD, Alessia Bausone, a denunciare gravi irregolarità.

Ecco quanto ha dichiarato la stessa Bausone: «Le irregolarità principali riguardano il fatto che il seggio si sia auto-costituito sulla base del nulla, il partito provinciale non l’ha autorizzato, la commissione provinciale di garanzia per il congresso ha confermato che non è un seggio validamente costituito. Inoltre hanno votato pure persone di Squillace, c’è gente che vota tra, quattro, cinque volte a delle primarie che sanno veramente di truffa». Intanto a Napoli volano schede elettorali, si sfiora la rissa e si levano alte le urla alla consegna dei kit di voto: «Vergogna, per questo la gente non ci vota». Denunce di “imbrogli” anche a Ercolano al punto che il PD nazionale ha mandato un “osservatore”. Tensioni si sono registrate in varie zone della città, mentre a Salerno mancavano (o sono stati fatti sparire) nomi e liste di Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti. Sospetti di presunti brogli alle primarie vibonesi, stravinte da Zingaretti. A Sorianello, ad esempio, su 184 elettori si sono espressi per Zingaretti in 183. A Tropea Zingaretti ha ottenuto 279 consensi su 291 votanti. A Polia 46 voti su 64, ad Acquaro 36 su 45. A Serra San Bruno Zingaretti ha ottenuti 1055 voti (il 98% abbondante del totale dei votanti). Anche il padre di Di Battista si è vantato di aver votato più volte. Verità o millanteria, sta di fatto che qualcosa di poco pulito si è verificato durante le primarie. Primarie tanto strombazzate per aver portato al voto oltre 1,8 milioni di persone (a cui però vanno tolti gli stranieri senza residenza, i minorenni e i voti multipli) ma sulle quali si accumulano ombre e sospetti. – FONTE CONTINUA A LEGGERE >> Dopo le irregolarita’ riscontrate nelle primarie del 2016 e del 2017 le telecamere di Fanpage.it sono tornate ai seggi di Napoli durante le primarie per la scelta del segretario del Partito Democratico. Distribuzione di monetine, controllo del voto, risse, schede strappate, e’ quanto hanno ripreso i reporter di Fanpage.it con le telecamere nascoste durante le operazioni di voto di domenica 3 marzo in cui si sono sfidati per la leadership del Pd Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti. Ecco il VIDEO: Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Scegliere di mantenere gratuito l’accesso a un SITO di informazioni come Lonesto.it significa dover contare anche sulla pubblicità: questa è la ragione per cui vedi tanti annunci. Se vuoi contribuire a migliorare il nostro giornale, basta davvero poco. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire senza pubblicità.

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