Sergio Chiamparino, presidente della regione Piemonte, legge la lettera che ha scritto al ministro dell?interno Salvini per la consultazione popolare sulla Torino-Lione durante la conferenza stampa presso il consiglio regionale in via Alfieri, Torino, 12 marzo 2019. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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TAV, Chiamparino chiede il referendum a Salvini, Conte: ‘Non è previsto’

By admin

March 13, 2019

13/03/2019 – Il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino scrive al ministro dell’interno Matteo Salvini e chiede di permettere una consultazione popolare sulla Torino-Lione il 26 maggio, in contemporanea con le elezioni europee e regionali. ‘Ritengo che la maggioranza sia favorevole alla Torino-Lione, e che il referendum possa servire al Governo per decidere”: così il presidente della Regione Piemonte. A spazzare gli equivoci interviene dalla Sicilia il premier Giuseppe Conte. ‘Il referendum? Non è previsto’ ed precisa: ‘Mai pensato ad una mini tav, è una fandonia’ . Non tarda la risposta di Salvini da Matera. “Magari… ma Chiamparino ignora: non si può, non si può perché manca la legge della Regione Piemonte. E si potrebbe fare cambiando la Costituzione, cosa che sono dispostissimo a fare perché io i referendum li adoro”. Lo ha detto a Matera il vicepremier Matteo Salvini riferendosi alla richiesta del governatore piemontese Sergio Chiamparino, di fare un referendum sulla Tav il 26 maggio in occasione dell’Election day.

E mentre Salvini ribatte che la Torino-Lione ‘serve per collegare Torino all’Europa’ e precisa che ‘”sulle opere pubbliche la penso in maniera diversa rispetto ai miei alleati di governo: c’è bisogno di andare avanti, non di tornare indietro”. Affermazione che spinge Luigi Di Maio a dire: ‘”Salvini dice che noi non vogliamo le opere? Non è vero ma non voglio commentare, siamo alleati di governo ed entrambi vogliamo che il governo vada avanti. E andrà avanti. Quello che chiedo è basta attacchi, basta attacchi gratuiti al M5S, pensiamo a lavorare per il Paese”.

In serata sul tema interviene Beppe Grillo. “La Tav serve solo a disunire il M5S dalla Lega”, afferma il comico nel corso del suo spettacolo a Catanzaro. “Non c’è – ha aggiunto Grillo – un metro di Tav fatto. C’è solo la galleria di soccorso. Possiamo pretendere di sapere come si muoveranno le merci tra vent’anni? E noi siamo ancora con i container nei porti e sui treni. Container che sono vuoti. Che senso ha, allora, fare ancora dei buchi, delle gallerie? Noi la logistica del trasporto dobbiamo ancora iniziare a pensarla”. Intanto continua il pressing di Parigi. La Torino-Lione? “E’ un cantiere di cui sento parlare da 15 anni. Ora è tempo di avanzare e che il governo italiano si assuma le proprie responsabilità”: lo ha detto il segretario di Stato francese agli Affari Esteri, Jean-Baptiste Lemoyne. “Ci sono un certo numero di termini che ora arrivano a scadenza legati al fatto che l’Unione europea stanzia dei fondi. Capisco che il governo italiano voglia superare le elezioni europee, perché alla fine, questo dossier, come altri, rivela il fatto che questa coalizione è una coalizione di circostanza”. “Guardate – ha aggiunto riferendosi alla Lega e al Movimento 5 Stelle – sono due formazioni politiche che durante la loro campagna nazionale si opponevano in modo abbastanza virulento e che si sono alleate per circostanza”.

La Francia ribadisce il proprio impegno ad attuare il trattato bilaterale con l’Italia sulla linea Torino-Lione. La Francia ha inoltre fatto “votare per la prima volta nel 2019 una legge programmatica delle infrastrutture: la realizzazione della Lione-Torino e delle sue tratte di accesso è ben presente nel progetto di legge presentato al Parlamento”. Per la realizzazione della Tav, la Francia ha versato dall’inizio dei lavori circa 400 milioni di euro. Lo riferiscono fonti francesi interpellate dall’ANSA, aggiungendo che “per il 2019 sono oggi disponibili 55 milioni di euro per la parte francese, in attesa di eventuali aggiunte che sarebbero necessarie in funzione del lancio effettivo dei bandi”. – [ANSA.IT] CONTINUA A LEGGERE >>

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