Cronaca

EMILIA ROMAGNA: Ecco quanto guadagnano i super manager della giunta Errani. Gli stipendi medi dei responsabili di settore sono di 120 mila euro lordi all’anno

By admin

January 20, 2014

Arrivano le pagelle per i 16 “super manager” della Regione Emilia Romagna, promossi a pieni voti per l’attività svolta nel 2012. A tutti, infatti, la giunta di Vasco Errani ha assegnato una valutazione “eccellente”. Il premio di risultato arriva fino a 26.400 euro lordi nel caso di Luigi Benedetti, l’ex direttore generale dell’Assemblea Legislativa. Per gli altri dg, il bonus in busta paga si aggira sui 20mila euro annui. Un extra che si aggiunge a stipendi medi di 120mila euro. Tra i “paperoni” di viale Aldo Moro c’è Tiziano Carradori, direttore del settore sanitario, che porta a casa una retribuzione da 149mila euro lordi, a cui c’è da aggiungere anche il premio di risultato (nel suo caso non ancora calcolato).

I consulenti per fare le “pagelle”. Compilare le pagelle ha però un costo per le casse regionali. Per garantire imparzialità di giudizio, la giunta di Errani si affida a tre consulenti esterni che danno una mano a stilare i giudizi sull’operato dei direttori generali, le figure dirigenziali in cima alla piramide organizzativa, e di tutti gli altri dirigenti della Regione (in estate erano 137 quelli assunti a tempo indeterminato). I tre “saggi”, attualmente in scadenza, costano oltre 48mila euro l’anno. Le cifre (lorde) emergono dal dossier pubblicato da viale Aldo Moro sulle retribuzioni dei suoi manager più importanti. Quelli che materialmente portano avanti l’attività dell’ente, dalla sanità alle infrastrutture, passando per gli affari istituzionali e l’agricoltura. I direttori alla guida dei diversi settori sono dieci. A cui si sommano quello dell’assemblea legislativa e altri cinque che invece guidano le Agenzie regionali, da Intercent alla Protezione civile.

Lo scivolone sui bonus. Proprio sull’erogazione dei bonus, la Regione è “scivolata” alcuni giorni fa: la giunta è stata condannata dalla Corte dei Conti al risarcimento di alcune indennità pagate ai suoi manager nel biennio 2007-2008 (circa 150 mila euro in tutto). Una vicenda che ha provocato un duro botta e risposta con l’ex assessore Sabrina Freda, oggi alla guida dell’Italia dei Valori in Emilia Romagna.

Fioccano gli “eccellenti”. Bonus a parte, i 16 “super manager” possono vantare alcuni tra gli stipendi più alti all’interno dell’amministrazione locale. I loro contratti prevedono una retribuzione media di 120mila euro l’anno, a cui vanno aggiunti, come già abbiamo visto, i bonus legati ai risultati. L’ex dg dell’aula, Luigi Benedetti, che ha da poco lasciato l’ente per entrare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, nel 2012 ha incassato in tutto 146mila euro. Come tutti i suoi colleghi in pagella ha avuto “eccellente”, potendo così contare sul premio di risultato massimo. La giunta Errani però in autunno, cercando di contenere i costi, ha ridotto il tetto dei bonus, portandolo dal 25% a circa il 20% dello stipendio (applicando poi anche un ulteriore taglio alla cifra realmente incassata).

Ecco i paperoni. Tirando le somme, tra i più pagati c’è Onelio Pignatti, che dirige il settore finanziario: per il lavoro svolto nel 2012, il dg ha percepito 141mila euro. Così come Enrico Cocchi (settore programmazione) che arriva a 142mila euro l’anno. Cifre simili a quelle riscosse, bonus compresi, da Cristina Balboni (cultura e lavoro), Lorenzo Broccoli (organizzazione), Filomena Terzini (affari istituzionali), Valtiero Mazzotti (agricoltura), Giuseppe Bortone (ambiente), Morena Diazzi (attività produttive) e Paolo Ferrecchi (mobilità). Un discorso a parte è la sanità: Carradori sfiora i 150mila euro, così come il suo predecessore Mariella Martini, che ha ricoperto l’incarico fino all’estate di due anni fa. Per entrambi, però, ancora non è stato calcolato il bonus 2012, perché la valutazione viene fatta assieme a quella degli altri direttori delle Ausl (che hanno stipendi e premi simili). Idem Roberto Grilli, altro dirigente apicale della sanità emiliana, che, in attesa dei bonus, ha già guadagnato 116mila euro.

Le agenzie regionali. Chiudono l’elenco i direttori delle Agenzie regionali, che hanno retribuzione un po’ più basse e in linea con gli altri dirigenti regionali. È il caso di Alessandro Zucchini, nominato da pochi giorni a capo dell’Istituto per i beni artistici e culturali, dove guadagnerà 95mila euro l’anno. Mentre Nicodemo Spatari, direttore dell’Agenzia per l’agricoltura, con i bonus arriva a 107mila euro. Alessandra Boni, che guida l’Intercent, dove prende 100mila euro, avendo iniziato nel 2013 non ancora maturato la retribuzione di risultato. Il premio del 2012 da 17mila euro verrà invece incassato dal suo predecessore Anna Fiorenza. A dividersi l’extra in busta paga sono gli ultimi due direttori della Protezione Civile: 11mila euro vanno a Demetrio Egidi, un po’ di più al successore Maurizio Mainetti, che ha preso il suo posto da oltre un anno. FONTE