Ambiente e salute

La Fake news delle spese folli. Il Pd sbanda pure sulle auto blu

By admin

April 02, 2019

02/04/2019 – Imbarazzano M5s i due bandi lanciati dal governo per l’acquisto di 8.250 auto blu, rivelati da una inchiesta del quotidiano Il Messaggero, che hanno suscitato polemiche e, soprattutto, l’ironia delle opposizioni. Alla fine, nel silenzio degli altri ministri, il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato che chiederà al presidente del Consiglio Giuseppe Conte un decreto della presidenza del Consiglio per tagliare le auto blu. Lo spiegano fonti M5S, dopo che il vicepremier aveva annunciato una indagine.

I due bandi di Consip, in dirittura d’arrivo dato che sono stati indetti a fine 2018, prevedono l’uno la fornitura di 7.900 auto con una cilindrata sotto i 1.600 cc, e il secondo di 380 vetture oltre questa cilindrata. Lo shopping inciderà per complessivi 168,5 milioni sulle casse dello Stato.

Immediate le reazioni tra l’indignato e l’irridente delle opposizioni, sia del Pd che di Fi. Sono soprattutto i deputati Dem vicini al’ex premier Matteo Renzi a ironizzare, dato che tra il 2014 e il 2018, con i governi Pd, le auto blu erano scese da 66 mila a 29 mila. Ed ecco le critiche di Simona Malpezzi, Ernesto Magorno, Luciano Nobili: «Con Matteo Renzi – ha detto Nobili – le auto blu sono state tagliate. Che fanno i nemici della casta Di Maio e Salvini al governo? Ne comprano 8280 nuove. Mentre l’Italia va in recessione, loro sfrecciano in Auto blu. Eccolo, il cambiamento».

«Quelli di M5s si sono stancati di andare in autobus. Di Maio and Co si facciano un esame di coscienza» ha detto Serse Soverini, che fu collaboratore di Romano Prodi. Ettore Rosato sottolinea poi che solo 1500 delle auto ordinate andrà alle Forze dell’Ordine.

Lo stesso calcolo che fanno Francesco Giro, di Fi («solo il 18,1% verranno destinate alle Forze dell’ordine, e l’81,9 alla casta») e la capogruppo «azzurra» in Senato Anna Maria Bernini: «un’abbuffata che sarà sicuramente necessaria, ma che stride in modo evidente con tutta la narrazione grillina. Se il pil non cresce, aumentano almeno le auto blu».

Addirittura interviene il Codacons che annuncia esposti alla Corte dei Conti. Insomma, una giornata ad alta tensione che si è conclusa con un nulla di fatto perché, in realtà, quello dell’aumento dei costi per le auto blu è una bufala. A rispondere, infatti, non è stato solo Luigi Di Maio ma direttamente la Consip che ha chiarito una volta per tutte la ragione dei due bandi di gara di cui parla l’articolo de Il Messaggero. E partiamo proprio da qui. L’infornata procederebbe da due gare Consip indette nei mesi scorsi e oramai chiuse, con importi da capogiro: il governo, accusa il giornale romano, sarebbe pronto a spendere 168 milioni di euro per acquistare 7900 auto grigie (120 milioni di spesa) e 380 auto blu (48,5 milioni). Il termine per le offerte è scaduto e nessuno ha detto niente. Il Governo in realtà nulla sapeva, tanto che Di Maio viene colto di sorpresa e prende una posizione netta sul “caso”: “Avvierò subito un’indagine interna ai ministeri per capire se questi bandi si stanno avviando in automatico, il nostro obiettivo è ridurre le auto blu”.

Ecco: non è vero nulla. O, meglio, le due gare sono vere ma rispondono ad aumatismi propri della pubblica amministrazione per cui, banalmente, una macchina vecchia necessariamente deve essere sostituita da una nuova. Ed è la stessa Consip a precisare. “Non è Consip ad acquistare o noleggiare ma sono le singole amministrazioni – in base ai loro fabbisogni – ad emettere gli ordini di acquisto verso i fornitori selezionati da Consip”. La gara di per sé non è un via libera generalizzato all’acquisto ma è un invito alle amministrazioni che intendessero rinnovare il parco mezzi ad avvalersi della fornitura oggetto della convenzione, che è figlia di una politica programmata degli acquisti.

Ed ecco che arriva la vera sostanza: le auto blu non ci sono. Nel caso della convenzione “noleggio autoveicoli ed. 14”, si tratta di “autovetture operative destinate ai servizi di base delle amministrazioni”. Consip fa l’esempio delle Asl e delle vetture di trasporto farmaci, la Polizia municipale con le vetture di servizio stradale. A maggior ragione per la seconda gara: nel caso della convenzione “acquisto auto protette ed. 3”, si tratta “di autovetture blindate destinate alla tutela di soggetti istituzionali nel caso di rischio di incolumità (es. magistratura sotto scorta)”. Infine un chiarimento sull’obiettivo delle gare e i risultati raggiunti: “Su tali tipologie di acquisto i risultati dell’azione Consip, valorizzando l’aggregazione della domanda, si misurano in riduzioni di prezzo per le amministrazioni tra il 40-60%”. Risparmi, dunque. Altro che sprechi. CONTINUA A LEGGERE >>

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