Ambiente e salute

Petrolio in Basilicata, arrestato un dirigente dell’Eni e 12 persone indagate. L’accusa è di disastro ambientale

By admin

April 23, 2019

23/04/2019 – Un dirigente dell’Eni, già responsabile del Cova di Viggiano, è stato arrestato stamattina dai Carabinieri del NOE di Potenza, a conclusione di una lunga e complessa attività d’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Potenza. Oltre al dirigente arrestato, ci sono altre 12 persone indagate ed una persona giuridica, l’Eni. I reati sono di disastro, disastro ambientale, abuso d’ufficio, falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale. Le indagini sono partite a gennaio 2017, in coincidenza con il rilevamento di un copioso recapito di idrocarburi nel depuratore dell’area industriale di Viggiano, nei pressi del Centro Oli. I carabinieri hanno individuato un pozzetto all’interno del quale defluivano incessantemente acque miste a idrocarburi del tutto simili a quelle rinvenute nel depuratore.

Altri accertamenti hanno confermato che gli idrocarburi dispersi dal Cova erano andati a finire nella rete fognaria consortile, a pochi passi dall’invaso del Pertusillo. Le indagini hanno evidenziato la grave compromissione della capacità di tenuta dei serbatoi in cui era contenuto il greggio estratto, caratterizzati dalla presenza di fori passanti che avevano dato luogo a perdite di prodotto mai comunicate agli organi competenti. Accertata anche l’inerzia dei responsabili dell’impianto dell’Eni e del Centro Tecnico Regionale, che doveva verificare lo stato dell’impianto. Secondo le indagini, sono stati contaminati 26mila mq di suolo e sottosuolo e una situazione di pericolo per uno dei più importanti bacini idrici d’Italia. – [Melandronews.it] CONTINUA A LEGGERE >>

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