Ambiente e salute

Decreto Dignità, Calenda si rimangia (in parte) le critiche: “Sta avendo effetti positivi sulle conversioni dei contratti”

By admin

June 20, 2019

20/06/2019 – Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico sotto i governi Renzi e Gentiloni, ammette come il Decreto Dignità abbia portato a trasformazioni positive. In passato aveva definito la norma “un mix di incompetenza e populismo”.

Il PD nel caso, dopo la nomina della nuova segreteria del Partito democratico che ha fatto emergere dissapori e malesseri all’interno dei democratici. Il processo di riorganizzazione ad opera di Nicola Zingaretti sembra aver arginato l’ala renziana nel processo di riorganizzazione e Carlo Calenda, l’ex Ministro dello sviluppo economico durante i Governi Renzi e Gentiloni, si è scagliato contro tutto il partito. “Che schifo. Ma davvero. Mi vergogno di essere andato in giro a chiedere voti per un partito che è incapace di stare insieme anche mentre il Paese va a ramengo”, ha scritto giorni fa su Twitter aprendo lo scontro tra i dem. “Tenterò di ricostruire, farò uno sforzo per ricostruire, in ogni modo, uno spirito unitario. In Italia governa Salvini con politiche economiche, sociali e culturali drammatiche. Non possiamo non cedere che questa deve essere la priorità assoluta. Con questo spirito farò uno sforzo per riaprire un dialogo e verificare le condizioni di un passo avanti insieme, almeno sul terreno della politica e dell’iniziativa politica“, ha affermato Zingaretti provando a mettere pace. Ma la pace per ora è lontana.

A sua volta, Calenda non si frena dal criticare l’azione del nuovo segretario e i risultati raggiunti alle Europee: bisognerebbe, sostiene, investire di più, buttare meno soldi e mantenere un welfare pubblico forte. Tutto questo mantiene uniti gli esponenti del partito, divisi però su altri fronti in cui, in disaccordo, non riescono a trovare un punto d’accordo. Secondo Calenda, infatti – che ha dato sfogo ai suoi pensieri in un video condiviso su Facebook – sono due le cause che hanno portato all’implosione del PD: la vicenda di Luca Lotti e le nomine nella segreteria. E se per il primo punto “è comunque impensabile discutere, quando il Paese si sta sfasciando, sta cadendo in una situazione disastrosa per cui chiude un’azienda al giorno e ci vogliono fuori dall’Europa e dall’euro”, sul secondo punto si può riflettere. C’è possibilità, infatti, di cambiare le cose: “Una parte del partito non si sente rappresentata.

Ma c’è qualcosa che non va se una parte dice di voler rimanere fuori e poi si lamenta di essere stata esclusa. Succedeva lo stesso con le minoranze ai tempi di Renzi”, dice nel filmato. Il PD dovrebbe essere insomma un “governo ombra” che lavori ad un programma serio che, ad oggi, non esiste, dice Calenda. Così come non esiste un’anima del partito, né una coalizione stabile e decisa. “Le guerre di posizione tra correnti sono insopportabili e rendono impossibile andare a difendere a testa alta le ragioni della democrazia liberale nel periodo più cupo nella storia degli ultimi 50 anni di questo Paese. Dobbiamo formare una linea molto più incisiva, molto più forte e mettere da parte ogni fesseria, perché sono fesserie che ci dividono”, conclude. E se l’ex Ministro è fortemente deluso dall’azione del suo partito in cui tanto, in passato, riponeva speranze, l’ultimo post condiviso sul suo profilo Twitter sembra apprezzare il M5S.

Quel Decreto Dignità, definito in passato un “mix di incompetenza e populismo” – disse a La Stampa il 6 luglio 2018 – la norma di Di Maio starebbe ora invece avendo effetti positivi sulle conversioni dei contratti. A distanza di un anno, Calenda ha ammesso che la misura ha avuto effetti positivi sulle trasformazioni dei contratti da tempo determinato a stabile. “Personalmente non sono così convinto. Secondo me il decreto dignità sta avendo effetti positivi sulle conversioni dei contratti”, ha scritto su Twitter, “Più di quel che pensavo. Insieme però ad effetti drammatici su mancati rinnovi. Va approfondito bene. Manteniamoci oggettivi. Sempre” – [FONTE CONTINUA A LEGGERE >>

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