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«Fondi alla Lega da petrolieri russi» Il Pd: «Salvini chiarisca» La replica del vicepremier: «Querelo»

By admin

July 10, 2019

10/07/2019 – C’è un audio che testimonia l’incontro tra Gianluca Savoini e alcuni uomini d’affari russi. Una registrazione che immortala il responsabile della Lega per i rapporti con Mosca mentre discute di un accordo petrolifero. Un patto segreto che sarebbe servito a finanziare la campagna elettorale del Carroccio. A sostenerlo è il giornale online americano Buzzfeed, che ha pubblicato una registrazione audio in cui, durante un incontro a Mosca, si sente parlare lo”stretto collaboratore” del vicepremier Matteo Salvini con uomini russi. Un’ora e un quarto di dialogo in cui si discutono i termini di un accordo che avrebbe portato decine di milioni di dollari alla Lega. Sia Salvini che Savoini smentiscono che ciò sia avvenuto davvero.

“Non ci sono mai stati fondi né soldi per la Lega da parte di nessuno di quelli citati da Buzzfeed. Tutte parole e blablabla, come peraltro ha appena detto Salvini”, ha detto il presidente dell’associazione Lombardia-Russia e responsabile per il Carroccio dei rapporti con Mosca. Lo scopo “aperto” di quella riunione – a cui parteciparono tre italiani e tre russi – era un accordo petrolifero, ma il vero obiettivo era spingere l’Europa su una linea nazionalista, più in linea con la Federazione Russa. BuzzFeed News non è riuscito a identificare i tre russi ma per due volte che avrebbero dovuto fornire i dettagli al “vice primo ministro” (Dmitry Kozak), spiegando di sperare di ottenere la “luce verde” da “Mr. Pligin” la settimana seguente. Vladimir Pligin è definito come “membro potente” di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin. Già a febbraio Salvini aveva negato tutto: “Soldi dalla Russia? Non è arrivato e non arriverà nulla” rispose a ilfattoquotidiano.it. Le leggi italiane proibiscono ai partiti di accettare donazioni estere, soprattutto di questa entità. Il ministro dell’Interno non partecipò alla riunione, ma come ricorda ancora il giornale americano era a Mosca in quei giorni: il giorno prima aveva incontrato proprio Kozak. Non è dato sapere se l’operazione sia mai stata conclusa. Ma qual era il meccanismo? Secondo la ricostruzione di Buzzfeed l’incontro – avvenuto il 18 ottobre 2018 all’hotel Metropole – durò un’ora e 15 minuti e avrebbe coinvolto un’importante compagnia petrolifera russa che vendeva almeno 3 milioni di tonnellate di carburante all’anno all’Eni per un valore di un miliardo e mezzo di dollari.

We have obtained a secret audio recording of a Moscow meeting between three Russian operatives and a close aide to Italian Deputy Prime Minister Matteo Salvini negotiating a plan to pump money from a Russian oil deal into Salvini’s far-right Lega partyhttps://t.co/Qdwx8rO7BD

— Alberto Nardelli (@AlbertoNardelli) 10 luglio 2019


L’acquisto e la vendita sarebbero stati operati attraverso intermediari, con i venditori che applicano una tariffa scontata a queste transazioni. Lo sconto avrebbe avuto un valore di circa 65 milioni di dollari, secondo i calcoli forniti a BuzzFeed dagli analisti del settore, ed è questo denaro che sarebbe stato incanalato – in modo segreto e tramite intermediari – al Carroccio. I partecipanti a quell’incontro – specifica il giornale americano – sapevano che lo scopo dell’affare e del meccanismo di sconto era quello di sostenere la Lega, in particolare la campagna elettorale per le Europee.

La replica di Salvini La replica del vicepremier leghista è stata immediata e secca: «Mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia», ha detto Matteo Salvini. «Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani», ha aggiunto. Intanto dall’opposizione arrivano le prime reazioni: «O questa è una #FakeNews o questo è uno scoop clamoroso. Usare il petrolio russo per finanziare la Lega? Sarebbe pazzesco. L’unico che può chiarire è Salvini: deve chiarire lui, subito», ha twittato Matteo Renzi. – [IlFattoQuotidiano.it] CONTINUA A LEGGERE >> VIDEO CORRELATI:

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