Ambiente e salute

Scandali nel calcio: la storia si ripete

By admin

July 10, 2019

Il calcio è lo sport più seguito al mondo. Grazie alle emozioni che regala, questa disciplina è in grado di unire milioni di tifosi in tutto il globo. Nonostante la sua bellezza e la sua popolarità l’immagine del calcio è stata macchiata da scandali che alle volte hanno fatto vacillare l’amore degli appassionati. Il caso più recente è quello che ha visto coinvolto l’ex presidente UEFA Michel Platini, preso in custodia cautelare per fatti risalenti all’assegnazione del Mondiale 2022. Purtroppo, come già detto, questo non è l’ultimo scandalo riguardante il mondo del calcio. Alcuni di essi sono ancora impressi nella mente di molti e difficilmente verranno dimenticati.

 Calciopoli. Quando si parla di scandali calcistici Calciopoli è probabilmente il primo a venire in mente. Risalente al 2006, questo episodio ha segnato in maniera indelebile il destino di alcune fra le più importanti società professionistiche del nostro paese, accusate di aver preso parte a un sistema corrotto che coinvolgeva anche gran parte degli arbitri di Serie A durante le stagioni 2004/05 e 2005/06. Le conseguenze furono pesanti per Fiorentina, Milan e Lazio, che subirono multe e penalizzazioni, addirittura disastrose per la Juventus, che si vide annullare due scudetti (uno dei quali poi assegnato all’Inter) e venne retrocessa in Serie B. Le conseguenze nel lungo termine furono però ben più gravi, perché i bianconeri furono costretti a vendere le sue stelle più grandi e a ricominciare da capo un percorso che era giunto al culmine. Ci vollero infatti 6 anni per tornare a conquistare un titolo, dopo un lungo periodo di digiuno. 

Purtroppo Calciopoli non si fermò al 2006, anno in cui vennere emesse le sentenze già accennate. Gli strascichi arrivano fino all’anno corrente, con ricorsi e accuse verbali che ci hanno accompagnato per più di un decennio. Una macchia indelebile il cui spauracchio continua ad aleggiare.

 

Moreno.  La Coppa del Mondo è un torneo pieno di momenti curiosi e improbabili, forse il più bello ed emozionante per tutti gli appassionati di questa disciplina. Sfortunatamente, gli scandali collegati a questa competizione sono innumerevoli e uno ha toccato noi italiani molto da vicino. Correva l’anno 2002 e Corea del Sud e Giappone erano i paesi ospitanti della Coppa del Mondo. La nazionale italiana, allenata da Trapattoni, era fra le favorite assolute del torneo grazie a una selezione di qualità eccelsa. Il cammino degli azzurri si interruppe però agli ottavi di finale contro i padroni di casa della Corea, che ci eliminò con un gol nel tempi supplementari (vigeva ancora la regola del golden goal) al termine di una partita in cui successe di tutto. Una rete ingiustamente annullata e un’espulsione surreale a Totti per simulazione furono solo le ciliegine su una torta farcita di decine e decine di falli non fischiati agli avversari. Una direzione di gara che fece gridare allo scandalo quella di Byron Moreno, accusato dalla federazione italiana di illecito sportivo. Niente di confermato dalla FIFA però, che dichiarò regolare lo svolgimento di una gara che grida ancora vendetta.

La Mano de Dios.  Quarti di finale del Mondiale in Messico del 1986. L’Argentina sfida l’Inghilterra in una sfida che si preannuncia combattutissima e nei sudamericani l’uomo designato a spostare gli equilibri è Diego Armando Maradona. Detto fatto. Sul risultato di 0-0 il numero 10 della celeste mette dentro il gol che spianerà ai suoi la strada verso la conquista della seconda Coppa del Mondo. Quel gol, però, sarà per sempre ricordato come il più controverso della storia del calcio. La Mano de Dios, il gol irregolare realizzato di mano da Maradona, deve il suo nome proprio al suo autore, che per giustificarsi attribuì la responsabilità del gol alla “Mano di Dio”. Molti gridano ancora allo scandalo per un gol tanto irregolare quanto decisivo ai fine del risultato finale, altri lo indicano invece come un segno del destino, un dono a tutti gli appassionati. Senza quel gol, forse, non avremmo mai visto la seconda marcatura realizzata da Maradona nella stessa partita, quello che per tanti è il gol più bello della storia del calcio. Senza quel gol, forse, non avremmo mai potuto assistere a una delle vittorie più memorabili di sempre, quella di un’Argentina che alzerà al cielo la Coppa del Mondo trascinata dal suo leader indiscusso. CONTINUA A LEGGERE >>

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