Ambiente e salute

Carabiniere ucciso nel centro di Roma: otto coltellate mentre era in servizio. Quattro persone ascoltate in caserma

By admin

July 26, 2019

26/07/2019 – Un carabiniere, il vice brigadiere Mario Rega Cerciello, di 35 anni, è stato ucciso a Roma nella notte con otto coltellate mentre era in servizio. È accaduto in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati. Dalle prime informazione sembra sia stato colpito da un uomo, probabilmente nordafricano, bloccato insieme a un altro perché ritenuti responsabili di furto e estorsione. Quattro persone sono state portate in caserma per essere interrogate. La Procura di Roma, con il pm Maria Sabina Calabretta, con il coordinamento dell’aggiunto Nunzia D’Elia, ha aperto un’indagine per omicidio. Nel pomeriggio, a Roma, verrà celebrata una messa in ricordo del vice brigadiere.

La ricostruzione del collega ferito Il vice brigadiere, secondo la ricostruzione fornita dal collega intervenuto insieme a lui, Andrea Varriale, è stato colpito da otto coltellate, delle quali una al cuore, che hanno permesso al malvivente di fuggire. Il fatto è successo poco dopo le 3 di notte, quando un gruppo di Carabinieri della stazione di piazza Farnese è intervenuto in via Pietro Cossa, nel centro di Roma, per un presunto “cavallo di ritorno” di una borsa, rubata poco prima dai due uomini. Tutto è iniziato “con un borseggio a piazza Mastai – racconta il carabiniere – La vittima viene derubata di borsello e cellulare, denuncia il furto ai Carabinieri dopo aver chiamato il suo cellulare rubato dai due magrebini. Al telefono i ladri gli avevano dato appuntamento vicino a piazza Cavour per la restituzione in cambio di una somma di denaro”.

Secondo la ricostruzione, sul luogo fissato per l’incontro sono così intervenute due pattuglie, una del 112 e una in borghese, accompagnate dalla vittima che aveva denunciato il tentativo di estorsione. All’appuntamento in via Cossa arriva prima la sua pattuglia. “Quando li abbiamo visti ci siamo avvicinati, ci siamo qualificati e dopo pochi istanti ne è nata una colluttazione tra i due carabinieri e i due magrebini”, racconta il collega di Cerciello.

“Dopo poco ho sentito Mario urlare colpito da più coltellate – ha continuato il carabiniere – Mi sono precipitato per soccorrerlo mentre i due si davano alla fuga. Ho chiamato subito i soccorsi e la centrale operativa per chiedere aiuto e dare la descrizione dei due aggressori”. Descrizione che in poco tempo fa il giro delle pattuglie del 112 delle volanti del 113 e nelle chat interne dei carabinieri nelle quali si racconta di due magrebini di 20-25 anni “alti circa 1 metro e 80 centimetri, con felpa viola e nera, uno con capelli mesciati, durante colluttazione uno dei due stranieri attingeva il vice brigadiere Cerciello con 7 coltellate, una delle quali al cuore”.

Sempre dalla chat dei carabiniere si leggeva “trasportato d’urgenza al Santo Spirito spirava dopo tentativo di rianimazione. Soggetti in fuga. Sul posto sezioni rilievo reparto operativo e prima squadra nucleo operativo Roma”. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha commentato la vicenda chiedendo pene severe per i responsabili: “Caccia all’uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza. Lavori forzati in carcere finché campa“. Mentre il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale Giovanni Nistri, ha voluto incontrare i familiari per esprimere loro vicinanza, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha voluto mandare le proprie condoglianze alla famiglia e ha chiesto tolleranza zero per i responsabili: “Mi stringo in un forte abbraccio alla moglie e alla mamma del vice brigadier Mario Cerciello Rega e all’Arma dei Carabinieri. Chiedo tolleranza zero per i delinquenti autori del vile atto”.

Messaggio simile a quello lanciato dal vicepremier Luigi Di Maio: “Nella notte, a Roma, un giovane vice brigadiere dei Carabinieri è stato ucciso a coltellate da un rapinatore. Aveva solo 34 anni. Il mio abbraccio alla famiglia del militare e a tutta l’Arma. È un momento di grande dolore per lo Stato”. Poi, in diretta a SkyTg24, il leader del Movimento 5 Stelle aggiunge che “se dovessero essere persone non italiane ad aver ucciso il carabiniere, spero che il carcere se lo facciano a casa loro e non qui. Se sono irregolari non dovevano essere qui, col sistema di rimpatri dobbiamo agire con più forza”. – [IlFattoQuotidiano.it] CONTINUA A LEGGERE >>

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