Ambiente e salute

Salvini a Soverato, scoppia il caos totale, interviene la Polizia: “Più contestatori che sostenitori”.

By admin

August 11, 2019

11/08/2019 – Quando si è avvicinato il momento, per Matteo Salvini, di salire sul palco e i decibel della protesta hanno continuato a salire, è partita una carica della polizia, in assetto antisommossa, per allontanare dal palco la folla di contestatori. Ci sono stati attimi di tensione, a Soverato, nella sera che ha concluso il minitour calabrese del vicepremier, contro il quale decine di persone hanno urlato slogan per ore. Nessuno dei contestatori di Salvini ha lasciato segni del proprio dissenso sui muri di Soverato. Lo ha fatto, in compenso, qualcuno dei suoi sostenitori. Troppo zelante, ha lasciato una scritta: «Benvenuto ministro Salvini», non ancora cancellata. Una sola, contro decine di manifesti e lenzuola, stendardi e volantini non troppo teneri nei confronti del leader della Lega.

In piazza Milone, poi, si sono radunati in tanti per un sit-in partito nel pomeriggio e proseguito fino all’arrivo del vicepremier. A ridosso del comizio un nutrito gruppo di contestatori, arrivati da diverse aree della Calabria, ha intonato cori («Buffone, buffone», «A casa», «Te ne vai sì o no», «Via la Lega dalla Calabria») ed esposto striscioni contro il decreto sicurezza bis («La disumanità non può essere legge») facendo risuonare la protesta in piazza in attesa dell’arrivo di Salvini e dell’inizio della manifestazione politica.

Black out e contestazioni. Un improvviso guasto alle luci ha costretto il ministro dell’Interno Matteo Salvini ad interrompere temporaneamente il suo intervento. I contestatori ne hanno approfittato per far sentire ancora più forte le loro grida che Salvini ha «diretto» dal palco come un direttore. Alla ripresa, Salvini ha detto che un «cretino ha danneggiato l’impianto audio ed è stato bloccato e identificato» dalle forze dell’ordine. «Se questo è il modo di agire dei nostri contestatori è evidente che abbiamo già vinto».

Danneggiare un bene pubblico o privato non è buona educazione, se vanno lì a rompere con la violenza quello che non è loro…se sono arrivati al punto da danneggiare gli impianti elettrici vuol dire che la nostra battaglia la stiamo vincendo». Lo dice Matteo Salvini a Soverato, dopo essere stato costretto a interrompere il suo comizio per un black out all’impianto elettrico. – CONTINUA A LEGGERE >>

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