Ambiente e salute

Reddito di cittadinanza: navigator campani, sciopero della fame contro la Regione

By admin

August 26, 2019

26/08/2019 – Non si sblocca la situazione dei 471 navigator della Campania che annunciano lo sciopero della fame e chiedono l’intervento del Capo dello Stato Sergio Mattarella. La nuova forma di protesta è iniziata lunedì 26 agosto quando in rappresentanza dei 471 vincitori del concorso pubblico a fare lo sciopero della fame sono Ilenia De Coro, Fabrizio Greco, Giuseppe Bianco e Carlo De Gaudio. Inoltre, da oggi i manifestanti a rotazione terranno un presidio permanente notte e giorno davanti Palazzo Santa Lucia, sede della Regione.

La scelta di utilizzare «questa estrema modalità di espressione è dettata – spiegano – dall’atteggiamento del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ad oggi non sta dando seguito agli accordi già sottoscritti nelle conferenze unificate Stato-Regioni rifiutandosi di firmare la convenzione bilaterale con Anpal Servizi che stabilisce esclusivamente le modalità di intervento con cui i navigator dovrebbero operare, contraddicendo così fondamentali principi costituzionali: il diritto al lavoro e all’uguaglianza».

La capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino sottolinea che questo blocco dei navigator riguarda anche «il destino degli oltre centomila percettori di reddito di cittadinanza in Campania che, proprio grazie all’impegno dei navigator, a cui spetterà il compito di incrociare domanda e offerta di lavoro, potrebbero presto trovare un lavoro congeniale ai loro curricula e alle rispettive esperienze formative».

La replica della Regione Nella stessa giornata di lunedì 26 agosto è arrivata la replica del Governatore De Luca. «In relazione alla vicenda dei navigator si esprime tutta la nostra comprensione. Si rileva tuttavia che la scelta dell’interlocutore è sbagliata. La Regione Campania non c’entra nulla con la vicenda in questione. Com’è noto tale vicenda è stata promossa e gestita direttamente ed esclusivamente dall’Anpal, che ha dato vita a una selezione nazionale. È evidente che va indirizzata ad Anpal ogni richiesta di soluzione del problema, che è stato creato da tale Agenzia. La Regione Campania sollecita l’Anpal ad affrontare la questione in tempi rapidi e sollecita ancora una volta ad operare per la stabilizzazione dei precari che già lavorano in Anpal». Per quanto riguarda le responsabilità della Regione Campania, aggiunge la nota di De Luca «siamo impegnati a varare un concorso vero, per assumere 650 dipendenti nei centri per l’impiego, al quale potranno partecipare tutti. Siamo impegnati a non alimentare serbatoi di precariato e a dare lavoro stabile, come quello previsto dal concorso del Piano per il Lavoro, le cui prove partono il prossimo 2 settembre».

Politiche attive: al via la fase 2 ma non per tutti Dopo le selezioni e l’annuncio dei 2.980 vincitori a livello nazionale, le convenzioni regionali con Anpal servizi -indispensabili per la contrattualizzazione dei navigator da parte di Anpal – sono state stipulate, già a luglio, dalla maggior parte delle Regioni, ma non dalla Campania. A quest’ultima regione è stato assegnato il blocco più consistente di navigator: 471 (come detto in precedenza). «Il bando nazionale per la selezione – ha detto Vincenzo De Luca, Governatore della Campania – credo che fosse chiaro, l’assunzione si attiva se le Regioni vogliono utilizzarli o meno. Chi ha partecipato conosceva quindi le condizioni. La Campania ha 3.700 precari lsu con una convenzione che scade il 31 ottobre prossimo». De Luca ha sottolineato che se l’assunzione dei navigator «è provvedimento di assistenza ai navigator stessi lo si presenti così. Se si dice che sono utili perché ci sarà bisogno di loro vengano assunti dall’Anpal e non dalle Regioni, perché a questi giovani dici che fai due anni di formazione e poi vai a casa. Se dobbiamo creare un altro serbatoio di precariato dico no, sono porcherie politiche». Tutto questo dichiarato a luglio.

I navigator hanno protestato nella mattinata del 22 luglio all’esterno della sede della Regione Campania e ora a oltre un mese di distanza annunciano uno sciopero della fame per lunedì 26 agosto per chiedere parità di tratamento con i vincitori delle altre regioni italiani. – [IlSole24Ore] CONTINUA A LEGGERE >>

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