16/09/2019 – Purdue Pharma LP ha presentato domanda di protezione fallimentare domenica sera con un accordo parziale volto a risolvere migliaia di azioni legali intentate da stati e comuni accusandolo di alimentare la crisi degli oppioidi.
L’archiviazione, presentata presso il tribunale federale fallimentare di White Plains, New York, segna una notevole caduta per la stretta compagnia avviata più di cinquant’anni fa a New York da tre fratelli medici. Dopo aver lanciato l’oxyid OxyContin negli anni ’90, Purdue è diventato uno dei nomi più riconoscibili nel trattamento del dolore, una caratteristica che in seguito ha contribuito a renderlo responsabile della crisi degli oppioidi.
Purdue affronta azioni legali praticamente da ogni stato, oltre a circa 2.600 città, contee, tribù di nativi americani, ospedali e altri che cercano di recuperare i costi sostenuti dalla dipendenza da oppiacei. Il dipartimento di giustizia ha anche sondaggi civili e penali nella società.
Il produttore di OxyContin e i suoi proprietari, i Sacklers, sono stati sottoposti a forti pressioni finanziarie per risolvere i casi e hanno cercato di raggiungere un accordo globale che sarebbe stato attuato attraverso una dichiarazione di fallimento. Hanno ottenuto parte del percorso lì, convincendo circa la metà degli stati e degli avvocati che rappresentano migliaia di governi locali a firmare un accordo che i valori della società a circa $ 10 miliardi, che include tra i $ 3 miliardi e $ 4,5 miliardi dai Sacklers, e la donazione di farmaci per il trattamento della dipendenza in fase di sviluppo. Purdue continuerà le operazioni come un trust istituito a beneficio dei querelanti.
Il fallimento, che fermerà almeno temporaneamente il contenzioso nei confronti della compagnia, probabilmente metterà in atto ulteriori combattimenti con gli stati che non hanno ancora firmato e hanno promesso di continuare a perseguire personalmente Purdue e i Sacklers. – [Tradotto da FONTE] CONTINUA A LEGGERE >>
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