Ambiente e salute

Lettera ad Alessandro Di Battista

By admin

September 24, 2019

24/09/2019 – Caro Alessandro, chi ti scrive è una semplice persona a cui però non fa difetto né l’onestà intellettuale (e me lo dico da sola), ma ancor più la gratitudine. Ed io e la mia famiglia, nei tuoi confronti, ne abbiamo tanta. Fin da quando ti abbiamo visto in Piazza San Giovanni, presentarti agli italiani che, di li a poco, avrebbero votato.

Grazie per aver fatto nuovamente vibrare il cuore di due sessantenni, io e mio marito, che, in politica, ne avevano già viste tante, troppe. Grazie per aver toccato le corde atrofizzate e fataliste dei miei due figli. Bravissimi ragazzi che lavorano, tanto, nel precariato, alla giornata, senza permettersi di sognare un futuro se non con l’aiuto dei genitori. Quando c’è. Si chiamano Iacopo e Carlotta, e come loro, ce ne sono tantissimi. Quella fatidica, “magica” sera, hai ridato, con la tua passione, il tuo inconfondibile modo di crederci sempre, il tuo amore per il Paese ma, soprattutto, con il tuo intransigente e sano senso dello stato, laddove per stato s’intende tutti i cittadini italiani, vita a dei cuori politicamente inariditi.

Grazie per averci dato una connotazione. Prima del M5S, di Beppe, di te, eravamo tutti figure scolorite sullo sfondo di un palcoscenico usurpato da ogni razza di delinquente e criminale, avidi “dei” intoccabili e crudelmente lontani da chi li mantiene. Tu, il M5S, ci avete “svegliati”, consegnata una coscienza individuale e collettiva. E ci avete ridato la cosa più preziosa: la Speranza.

Grazie Alessandro per le tue corse in moto, rinunciando alle tue ferie, hai camminato tra la gente con gli occhi colmi di lacrime per le condizioni in cui versavano, hai stretto mani sconosciute, fatto carezze a volti che imploravano quell’attenzione che quegli insulti viventi delle Caste partitiche, negavano e negano con disprezzo. Tu abbracciavi, consolavi, sgridavi e attaccavi chi, per troppi anni, ci aveva ridotti così. Privi appunto di una coscienza, amorfi, viilmente rassegnati. Ti sei buttato con tutte le tue energie, ti sei “consumato” per ridarci vita, per riportare in auge il valore immenso della dignità. Hai sempre combattuto per noi, accanto a noi. E se ci hai fatti sentire soli, è stato quando, esausto e giustamente concentrato sul tuo “miracolo”, diventare padre, e, disgustato da tutto il letame che ti ha circondato per 5 anni, ti sei dedicato alla tua vita. Hai fatto bene.

Un dolore grande perderti. Non eravamo pronti. E ci siamo persi. La grande anima pentastellata, si è ritirata, come le onde. Non è più una grande anima che tutti unisce. È parcellizzata da becere fazioni, ottusi allineamenti, percorsa da una sorta di “idolatria” priva di facoltà di esercitare un serio spirito critico. Non ci commuoviamo più.La rabbia c’è, ma contro chi osa esprimersi. Noi, che eravamo libertà e dialogo. Ci sbraniamo come selvaggi, chi in modo più educato e spocchioso, chi con il tatto e la sensibilità di camalli del porto incazzati. Uno strazio, Alessandro.

Quel luccichio negli occhi che ho visto la sera di Piazza San Giovanni, non lo vedo più negli occhi dei miei figli. Fanno la loro vita, fatta di fatica e calci in culo, e orizzonti chiusi. Come prima del M5S, come prima di te. E nessuna voce si solleva sopra tutto per insegnare loro a difendere i loro diritti, nessuno va nelle piazze a denunciare feccia come Renzi, Boschi, Amato, Dini…. Il vuoto, nelle piazze c’e’ solo l’eco delle nostre battaglie. Nelle piazze lasciate vuote da noi, ora scorre il linguaggio della violenza, del razzismo e dello stile mafioso, sangue e Madonne. Lo devono fermare, ci dicono, il “mostro di destra”. E ci prendono in giro. Non fermeranno mai chi è un fratello nel loro immondo sistema. Provengono tutti dalla stessa iena che li ha allattati: la mafionassoneria. E tu manchi sempre più, man mano che si va avanti sprofondando nel letame insieme a loro. Ma, io volevo ringraziarti e parlare di te, che loro non nominano o nominano indegnamente, ma molti di noi, invece, non dimenticano. Io e la mia famiglia, siamo tra questi. Nonostante il tam tam anti-Di Battista che parte proprio dalla comunicazione del M5S. E me ne frego di quel che scrivono quei due giornalisti che tutti hanno sempre creduti grillini, ed invece sono sempre e solo stati piddini anti-renziani. Ed ora, questi, non ne vogliono di “piantagrane” che gli rovinano il quadretto idilliaco per avere il quale si sono battuti per anni. Tanto a loro, che gli frega dei cittadini, del Popolo?

Ma è rimasto qualcuno a cui importa davvero dei giovani sfruttati, dei 40/50enni senza lavoro, degli anziani abbandonati, della Sanità sempre in sofferenza, della corruzione che non retrocede? C’è veramente qualcuno a cui interessa togliere il potere alle banche, che continuano imperterrite a foraggiare i ricchi e a strangolare i poveri? Non è cambiato NIENTE. Ma soprattutto, manca totalmente la voce del Popolo, quella che, senza paura, in modo “scorretto”, denuncia, fustiga, sputa senza mezzi termini Verità che non andrebbero mai taciute. Manca chi mette all’indice, sotto casa sua, un immondo mafioso che ha goduto fin troppo di libertà ed onori che non merita assolutamente. Al contrario, andava incarcerato da tempo immemore, se non fosse stato per l’azione protettiva di chi è stato o è oggi al Governo con noi. Gli stessi che temporeggiano sulle revoche degli assassini di Genova, che salvano un delinquente farabutto come Sozzani. Se tutto tace, tutto “cambia” perché non cambi nulla.

Grazie Alessandro per essere stato per 5 anni la voce di un Popolo fiero e coraggioso. Questa lettera, te la dovevo dopo le dichiarazioni di due che dovrebbero solo, a loro volta, ringraziarti. Onore al Grande Guerriero che sei.

Spero che qualcuno ti faccia leggere questa lettera di una signora Nessuno, ma che ha amato moltissimo il Movimento e te. Ciao. – (Claire Felugo) CONTINUA A LEGGERE >>

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