Ambiente e salute

Luca Parnasi: «La cena con Matteo Salvini a casa mia per non farci beccare»

By admin

November 22, 2019

22/11/2019 – La strategia politica di Luca Parnasi è incisa in una registrazione: «Dare un sostegno alla Lega» del Capitano. La cena natalizia a casa del costruttore del 19 dicembre serviva a questo in vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018. È il costruttore in persona a spiegarlo a uno dei suoi più stretti collaboratori. Parole registrate dalla cimice piazzata nello studio di Parnasi dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma, che hanno condotto l’inchiesta “Rinascimento” sul giro di corruzione attorno al progetto del nuovo stadio della Roma. Il backstage dell’organizzazione del cenacolo nella dimora di Parnasi rivela il vero intento del padrone di casa. L’Espresso lo racconta nei dettagli nel numero in edicola da domenica 24 novembre e già online su Espresso+ pubblicando le chat riservate tra il tesoriere del partito di Salvini e Luca Parnasi .

Ma torniamo all’intercettazione. Si tratta di un’ ambientale registrata il 6 dicembre 2017. Due settimane più tardi si sarebbe tenuta la serata conviviale a casa Parnasi, nell’esclusivo quartiere Parioli di Roma, con Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti, numero due del partito, e il tesoriere della Lega Giulio Centemero. Intercettato, il costruttore prima parla di Giovanni Malagò, il presidente del Coni, e delle manovre per accaparrarsi il progetto del nuovo stadio del Milan. Poi passa alla politica: «…A marzo succedono due cose: ci sono le elezioni regionali e nazionali», ragiona il costruttore. Parnasi – trascrivono gli investigatori nel brogliaccio agli atti dell’inchiesta – pensa che le elezioni regionali vengano vinte dalla Lega, «infatti sta organizzando una cena con alcuni appaltatori e Matteo Salvini per il 19 a Roma e dice che la farà a casa sua per evitare che vengano beccati… che ci saranno altre 7 – 8 persone e la farà in maniera riservata per dare sostegno alla Lega. Luca dice che la Lega è molto importante a livello nazionale, le ipotesi sono che ci sarà un un inciucio Forza Italia- Pd. Oppure 5 Stelle e Lega, e se questo dovesse succedere loro sono in buoni rapporti con entrambi e nessuno in Italia è in questa condizione».

Parnasi rivela al suo collaboratore che il 19 ci saranno altri «appaltatori» per dare un sostegno alla Lega, perciò desidera la massima riservatezza e sceglie il suo appartamento per celebrare il Capitano.

La cena segreta di Matteo Salvini con il palazzinaro Luca Parnasi per finanziare la Lega Il leader leghista insieme al tesoriere Centemero e Giorgetti a cena a casa del costruttore della Capitale. E nelle chat, che l’Espresso pubblica in esclusiva, la domanda: «Per Iban et similia facciamo de visu o vuoi tutto in anticipo?» Chi sono gli appaltatori di cui parla Parnasi? Non è dato saperlo. Di certo, però, tre giorni dopo, il 9 dicembre, Parnasi e Centemero si scrivono sulla chat di telegram: «Sto organizzando il 19 a casa mia. Che ne dici?». «Direi ottimo. Fammi avere coordinate e ora per favore», risponde il tesoriere della Lega. «Viene anche Giancarlo ok?», prosegue nella chat il leghista, che subito dopo aggiunge: «Per Iban et similia facciamo de visu o vuoi tutto in anticipo?». «Okay. Io sono a Milano oggi e domani. Se vuoi ci incrociamo», ribatte il costruttore. Coordinate bancarie, appaltatori misteriosi, politici di peso. I preparativi del banchetto natalizio ai Parioli procedono spediti.

Per Parnasi, dunque, l’invito del Capitano della Lega è funzionale ai suoi progetti, vuole dargli un ulteriore sostegno oltre ai 250 mila euro dati sotto forma di donazione all’associazione Più Voci del tesoriere del Carroccio. E per centrare l’obiettivo unisce le forze, raccoglie attorno al tavolo un gruppo di «appaltatori» di fiducia. Gente che conta nella Capitale, convinti che Salvini sia il prossimo cavallo vincente della politica italiana. La registrazione del 6 dicembre nello studio di Parnasi è agli atti dell’indagine “Rinascimento”, che partendo dal nuovo stadio della Roma si è allargata a macchia d’olio. Ha coinvolto un pezzo dei 5 stelle capitolini, primo fra tutti l’attuale presidente del consiglio comunale Marcello De Vito. E si è dipanata lungo altre direttrici, seguendo i rivoli dei soldi offerti dal costruttore ai partiti. Nel troncone del finanziamento illecito sono coinvolti i tesorieri Francesco Bonifazi e Giulio Centemero. Il primo all’epoca ancora nel Pd, ora a Italia Viva, il secondo, è il fedelissimo commercialista, e deputato, di Matteo Salvini.

L’Espresso ha ricostruito tutti gli incontri tra Salvini e Parnasi scovando le chat dell’applicazione telegram sequestrate dai carabinieri sul telefonino del costruttore romano. Chat finite nel fascicolo di chiusura indagini sul finanziamento illecito. I pm contestano al tesoriere della Lega di aver incassato tramite l’associazione Più Voci 250 mila euro da Parnasi tra il 2015 e il 2016. L’esistenza della Più Voci e le donazioni ricevute da Parnasi erano state rivelate da L’Espresso ad aprile 2018. Proprio lo scoop ha dato il via all’indagine della procura di Roma, che due settimane fa ha terminato la fase preliminare ed è pronta a chiedere il rinvio a giudizio. – [Continua su FONTE] CONTINUA A LEGGERE >> Ordina subito la tua carta Revolut gratuita. VIDEO CORRELATI:

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