epa08179096 A researcher at work in the laboratory of Clinical Microbiology, Virology and Emergency Diagnostics of the Luigi Sacco hospital in Milan, Italy, 30 January 2020. The Italian authorities are making medical research measures to deal with the possible emergency of the Coronavirus. EPA/MATTEO BAZZI

Ambiente e salute

La cura per il Coronavirus arriva dall’Olanda: Si chiama “47D11”: individuato dagli scienziati di Utrecht e Rotterdam. “Fra meno di un mese potremo usarlo”

By admin

March 15, 2020

15/03/2020 – Il Fatto Quotidiano scrive oggi in un articolo a firma di Davide Milosa che l’Università di Utrecht assieme all’Erasmus Mc di Rotterdam ha individuato il primo anticorpo monoclonale al mondo in grado di sconfiggere la malattia COVID-19 e il Coronavirus SARS-COV-2. L’anticorpo 47D11 tra circa un mese sarà sperimentabile sui pazienti.

Merito della scoperta olandese, che in queste ore sta facendo il giro della comunità scientifica, è del professore di biologia cellulare Frank Grosveld e della sua équipe. Grosveld, intervistato sul magazine interno del centro di ricerca di Rotterdam, spiega: “Si tratta di un anticorpo che avevamo già isolato per l’attuale pandemia. L’anticorpo impedisce a Sars Cov 2 di infettare e può anche aiutare a rilevare il virus”.

I ricercatori hanno inviato il loro studio di 24 pagine alla rivista scientifica Na tu re e sono in attesa della pubblicazione. Il documento è però già presente da ieri sulla piattaforma digitale BioRxiv. “Un anticorpo monoclonale umano che blocca l’infezione Sars-Cov-2”. Questo il titolo della ricerca.

Si legge nel documento: “È il primo rapporto su un anticorpo monoclonale che neutralizza SarsCov2. L’anticorpo 47D11 lega un epitopo (parte del virus riconoscibile dal sistema immunitario) conservato sul recettore a punta”. In sostanza l’anticorpo “olandese” si getta sul virus in modo specifico attaccando gli spikees (spuntoni, ndr) che stanno attorno alla molecola virale. Gli spikes attaccandosi alle mucose sono i primi colpevoli del collasso dei polmoni che si sta verificando in centinaia di decessi in Italia.

La fonte del racconto del Fatto è la professoressa dell’ospedale Sacco Maria Rita Gismondo, di cui si ricorda nelle scorse settimane la querelle con Roberto Burioni e che parlava del Coronavirus come “semplice influenza” (sappiamo che non è così): La professoressa Gismondo, che ha potuto visionarelo studio, chiarisce il modo di agire di 47D11: “L’anticorpo blocca una importante parte patogena del virus, si tratta di una particella che si trova sugli spikes che a loro volta hanno recettori che si agganciano alle mucose dei polmoni, bloccarli significa fermare l’infezione”. In alternativa al vaccino “questo anticorpo”potrà essere una buona terapia.

IL METODO è quello della cosiddetta “immunità passiva”.“In questo modo –si legge nello studio – l’anticorpo è in grado di neutralizzare in maniera incrociata Sars-Cov-2”e lo fa “usando un meccanismo indipendente dall’inibizione del legame con i recettori”per questo “l’anticorpo potrà essere utile”, oltre che per guarire i pazienti anche “per lo sviluppo di test di rilevazione dell’antigene”.

Anticorpo Coronavirus, la scoperta Merito della scoperta olandese, che in queste ore sta facendo il giro della comunità scientifica, è del professore di biologia cellulare Frank Grosveld e della sua équipe. Grosveld, intervistato sul magazine interno del centro di ricerca di Rotterdam, spiega: “Si tratta di un anticorpo che avevamo già isolato per l’attuale pandemia. L’anticorpo impedisce a Sars Cov 2 di infettare e può anche aiutare a rilevare il virus”.

Si legge nel documento: “È il primo rapporto su un anticorpo monoclonale che neutralizza SarsCov2. L’anticorpo 47D11 lega un epitopo (parte del virus riconoscibile dal sistema immunitario) conservato sul recettore a punta”. In sostanza l’anticorpo “olandese” si getta sul virus in modo specifico attaccando gli spikees (spuntoni, ndr) che stanno attorno alla molecola virale. Gli spikes attaccandosi alle mucose sono i primi colpevoli del collasso dei polmoni che si sta verificando in centinaia di decessi in Italia.

Come funziona Il metodo è quello della cosiddetta “immunità passiva”.“In questo modo –si legge nello studio – l’anticorpo è in grado di neutralizzare in maniera incrociata Sars-Cov-2”e lo fa “usando un meccanismo indipendente dall’inibizione del legame con i recettori”per questo “l’anticorpo potrà essere utile”, oltre che per guarire i pazienti anche “per lo sviluppo di test di rilevazione dell’antigene”. CONTINUA A LEGGERE >> Ordina subito la tua carta Revolut gratuita.

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