Ambiente e salute

Coronavirus, sciacalli a Palermo: ancora ladri in ospedale, derubati medici e infermieri

By admin

March 21, 2020

21/03/2020 – Ancora un furto, il terzo questa settimana, al Policlinico Universitario di Palermo. Ignoti sono penetrati nei locali di diversi reparti e hanno rubato a medici e infermieri denaro, portafogli, vestiti, effetti personali, ma anche computer e attrezzature. Sdegno di cittadini, sindacati, politici e del personale sanitario incredulo.

Dopo il primo furto lo scorso lunedì 16 marzo, sciacalli si sono introdotti altre due volte nei locali di diversi reparti del Policlinico Universitario Paolo Giaccone di Palermo, incuranti dell’emergenza che vede in prima linea medici e infermieri, derubandoli, e portando via materiale informatico e vari altri oggetti e attrezzature. Amarezza tra il personale sanitario. I ladri sono penetrati anche nei laboratori dove si Policlinico ancora nel mirino, ladri rubano nel laboratorio d’analisi sui tamponi dei casi sospetti di contagio da Coronavirus.

“Subito interventi per garantire più controlli e sicurezza negli ospedali di Palermo e al policlinico anche un sistema di videosorveglianza negli ingressi e nei reparti. Quello che è successo al “Paolo Giaccone” è un atto vergognoso e vile rivolto a medici e personale sanitario che ogni giorno, senza paura, combattono una guerra contro il coronavirus”. Così Luigi Di Piazza della Uil Università, che aggiunge: “Chiediamo subito un rafforzamento del servizio di vigilanza, è necessario che sia garantita sicurezza. Questi delinquenti non possono continuare a intralciare il lavoro di medici e infermieri”.

“Sono più che mai necessari maggiori controlli negli ospedali, per prevenire furti e altri atti criminosi, frutto purtroppo dello sciacallaggio da parte di incoscienti”: lo dice Roberta Schillaci, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, che ha presentato una mozione all’Ars per impegnare il governo regionale a intervenire con la massima urgenza. “La situazione di emergenza a tutti nota – dice Schillaci – è divenuta ancora più complicata a causa dei recenti furti perpetrati nelle ultime 24 ore ai danni di medici, infermieri ed utenti dell’ospedale Policlinico di Palermo. Bisogna attuare tempestivamente interventi di controllo per evitare questi reati possano ripetersi. Va assicurata la massima protezione per consentire al personale ospedaliero di lavorare in condizioni di serenità nella lotta al virus in favore dell’intera collettività. Il governo Musumeci adotti quindi ogni iniziativa, con l’ausilio delle autorità preposte, per controllare maggiormente gli ingressi delle strutture sanitarie, sia come presidio di protezione contro i contagi, sia per contrastare il verificarsi di fenomeni di criminalità”, conclude Schillaci.

“A nome di ogni singolo medico, infermiere e altro operatore sanitario chiediamo ai cittadini, alle istituzioni e alle forze dell’ordine: aiutamoli ad aiutare gli altri, con pazienza e gratitudine per il loro lavoro umanamente e professionalmente straordinario”, ha dichiarato il presidente provinciale dell’Ordine dei Medici di Palermo, Salvatore Amato, “ma anche denunciando, controllando e indagando serratamente sugli sciacalli che rubano negli ospedali quei pochi dispositivi di protezione individuale disponibili, necessari a salvare i malati da coronavirus e chi gli può salvare la vita. Invitiamo le forze dell’ordine, altrettanto impegnati in prima linea ed esposti agli stessi rischi di contagio, a controlli serratissimi in tutte le strutture ospedaliere per scongiurare altri furti, ma anche ad indagare sulla provenienza delle mascherine di cui ogni cittadino (a buon diritto) sembra essere dotato. Eppure sono introvabili anche per chi sta in trincea districandosi a mani nude e viso scoperto tra migliaia di pazienti potenzialmente positivi. E’ umanamente insostenibile”.

Un forte segnale di solidarietà proviene da una raccolta fondi, il cui ricavato andrà all’ospedale Policlinico per acquistare nuovamente le attrezzature rubate e quanto di necessario per fronteggiare l’emergenza corona virus. “Usiamo la piattaforma GoFundMe, la migliore per queste cose e in assoluta trasparenza”, dicono i promotori dell’iniziativa”. L’indirizzo pubblico internet per dare il proprio contributo è web gofundme.com/lasicilianondimenticaisuoiangeli “A garanzia della serietà e della trasparenza dell’iniziativa”, spiega Domenico Bonanno, a nome anche degli altri promotori. “Abbiamo anche sottoscritto un atto d’impegno con la struttura ospedaliera. Un piccolo gesto che sarà d’aiuto e soprattutto farà sentire medici ed infermieri meno soli. Un modo per dire loro grazie e per dire che la Sicilia non dimentica i suoi angeli”. – [FONTE] CONTINUA A LEGGERE >> Ordina subito la tua carta Revolut gratuita.

Covid-19, l’Oms lancia raccolta fondi

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