Ambiente e salute

I mille tentacoli del mitico Pallaria: il dirigente illegittimo più potente e intoccabile d’Italia

By admin

March 31, 2020

31/03/2020 – Il Codacons ne chiede la rimozione del Dirigente della Protezione Civile Dobbiamo avere paura “La burocrazia rischia di essere più pericolosa del virus”.

Se non ci trovassimo dinnanzi un dramma di proporzioni epocali, la situazione apparirebbe perfino comica. “Ieri abbiamo assistito alla denigrazione dei Calabresi per bocca di un Dirigente Generale”. “Ieri abbiamo compreso che alla guida della Protezione Civile e della task force per fronteggiare l’emergenza c’è un potentissimo burocrate che, sorridendo, ha sciorinato tutta l’improvvisazione con cui si affronta una pandemia in Calabria”. Grottesco. Chi aveva ancora dubbi, ieri, ha dovuto prendere atto come la Regione Calabria è totalmente incapace di gestire quanto accade. In un paese normale questa mattina dovrebbero arrivare le dimissioni dell’ingegnere Pallaria, senza bisogno che qualcuno le solleciti. Nel corso della trasmissione “Report” andata in onda su Rai3, l’uomo che guida la “task force” in Calabria, ha dichiarato – sfoggiando un rassicurante sorriso ed elencando tutti i suoi numerosi incarichi – di non sapere cosa diavolo siano questi benedetti “ventilatori”. Ma chi lo ha nominato ? Proprio il Governatore che con imbarazzante sicumera ha precisato: “e chi dovevo nominare?”. Praticamente ne ha scelto uno a caso… D. M. P. è un nome che a molti non dice nulla ma che agli addetti ai lavori fa letteralmente rizzare i capelli in testa. Pallaria, infatti, è il dirigente-burocrate calabrese più potente e intoccabile. Nonostante sia fuorilegge da sempre, grazie alle sue coperture politiche e soprattutto alle sue parentele nella Guardia di Finanza, continua a sguazzare in mezzo ai soldi. Ieri finalmente su di lui si sono accesi i riflettori di Report, visto che “comanda” anche l’Unità di Crisi per l’emergenza virus senza nessuna cognizione di causa (per come ammette addirittura anche lui…) ma noi ormai da anni ne aggiorniamo la “biografia” in perfetta solitudine.

Pallaria, tra l’altro, è ancora il dirigente generale del settore Lavori Pubblici della Regione (ora anche di Infrastrutture e Trasporti dopo l’arresto di Zinno…) ed è presidente della Commissione per la “pappatoia” della metro leggera di Cosenza. Ci siamo chiesti più volte com’è possibile che in una Commissione che ha preparato un contratto d’appalto delicato come questo, ci sia proprio Domenico Maria Pallaria, dirigente illegittimo e anche indagato per la scandalosa vicenda dell’edilizia sociale e dell’acquisto della nuova sede dell’Aterp a Vibo, ma risposta non ce n’è.

Perché in Calabria politica e magistratura corrotta continuano imperterrite a fare affari. In maniera sempre più sfacciata. E così Pallaria si prepara a dividere una torta di centinaia di milioni tra tutti i suoi compari che attendono la chiamata.

Nato a Curinga (Catanzaro) nel 1959 si laurea in Ingegneria a Napoli nel 1983 e si abilita l’anno successivo. Svolge una modesta attività professionale fino al 1993 allorché diventa assessore ai Lavori pubblici al comune di Pizzo e vi rimane fino al 1996.

Da quel momento viene sostenuto dalla politica, che ne favorisce l’ingresso nella pubblica amministrazione sotto l’egida di vari esponenti e capibastone che nei diversi periodi lo hanno sponsorizzato. Da giugno 1996 a novembre 1998 viene pagato come consulente dell’assessore ai Lavori pubblici della Regione e preso in carico da Leopoldo Chieffallo, il quale ne impone l’ingresso al Consorzio Asi di Lamezia Terme, ovviamente senza alcun concorso, come consulente. L’incarico presso l’Asi viene trasformato rapidamente da consulenza a direzione generale. Nel 2000 viene preso in carico da Pietro Fuda, il quale lo pone sotto la sua tutela fino alla famigerata DGR del 2004 della giunta Chiaravalloti, che sancisce il trasferimento nei ruoli regionali di personale in servizio presso enti controllati, con la medesima qualifica al momento ricoperta.

L’ingegnere Pallaria, oggi inquadrato nei ruoli dirigenziali permanenti della Regione Calabria, è un dirigente regionale che non ha mai sostenuto né un concorso per l’assunzione, né per la promozione dirigenziale, truffando di fatto la pubblica amministrazione e percependo stipendi e indennità non dovuti. – [Continua su FONTE] CONTINUA A LEGGERE >> Ordina subito la tua carta Revolut gratuita. “Ho rimesso il mio incarico di responsabile ad interim della Protezione civile nelle mani della presidente”. Il capo della Protezione Civile regionale calabrese delegato lo scorso 5 marzo dalla neogovernatrice, Jole Santelli, alla gestione dell’emergenza, ha annunciato le sue dimissioni ai microfoni della trasmissione televisiva “Articolo21”, in onda su un’emittente calabrese. La dimissioni di Pallaria erano state richieste da numerosi esponenti della politica e dei sindacati, dopo che, nel corso della trasmissione Rai “Report” in merito all’emergenza coronavirus, aveva detto di non sapere cos’è un ventilatore polmonare. La Presidente della Regione Calabria dovrà ora scegliere se accettare le dimissioni.

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