Ambiente e salute

Coronavirus, indagato il direttore del Pio Albergo Trivulzio

By admin

April 12, 2020

12/04/2020 – Il direttore generale del Pio Albergo Trivulzio, G. C., è indagato dalla Procura di Milano per i morti delle ultime settimane tra gli anziani della struttura. Lo scrive il Corriere della Sera. Il dirigente dell’ente pubblico è stato iscritto nel registro degli indagati con le ipotesi di reato di epidemia colposa e omicidio colposo. Si tratta del primo passo formale delle indagini guidate dai sostituti procuratori Mauro Clerici e Francesco De Tommasi. Secondo quanto riporta il quotidiano, l’iscrizione di C. è un passaggio tecnico indispensabile per eseguire i primi atti nella fase iniziale delle indagini.

Il direttore del polo geriatrico più grande d’Italia. Nel fascicolo si ipotizzano le accuse di epidemia e omicidio, entrambi a titolo colposo, dopo le tante segnalazioni arrivate sulla scrivania del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che denunciano morti sospette e assenze di mascherine nelle prime settimane dell’emergenza. Protezioni che sarebbero state addirittura vietate ai dipendenti sotto la minaccia del licenziamento per non allarmare i pazienti.

Si indaga su oltre 100 morti (si parla di un totale di quasi 150) avvenute nell’istituto dopo lo scoppio dell’epidemia del coronavirus. Negli altri fascicoli sulle case di riposo, sono iscritti per gli stessi reati anche i legali rappresentanti dell’istituto Don Gnocchi e della Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Iscrizioni tra gli indagati e inchieste previste per un’altra dozzina di casi.

Per fare chiarezza su ciò che è accaduto nella casa di riposo, ministero e Regione hanno istituito due commissioni d’inchiesta che da un paio di giorni hanno iniziato a fare gli accertamenti. E solo ieri il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha parlato di «1822 decessi nelle Rsa della Lombardia». Una strage silenziosa che ha fatto finire «sotto accusa» la delibera regionale dell’8 marzo che chiedeva, alle rsa e alle strutture sociosanitarie, di creare reparti Covid per pazienti che necessitano di cure «a bassa intensità». «Non c’è stata alcuna contaminazione da parte dei pazienti trasferiti dagli ospedali nelle Rsa», ha dichiarato l’assessore al Welfare Giulio Gallera. «Perché sono stati collocati in strutture separate». E alle case di riposo, gestite «da privati o fondazioni afferenti ai comuni» e alla Regione, «spettano le linee guida e il compito della sorveglianza». Compito anche questo che sarà «valutato» dalla commissione istituita dal Pirellone e presieduta da Mauro Agnello, ex direttore dell’Agenzia per il controllo del sistema sociosanitario lombardo. Di cui fa parte anche l’ex magistrato Gherardo Colombo, una delle colonne portanti del pool Mani Pulite che, proprio dal Pio Albergo Trivulzio e dal suo presidente Mario Chiesa, ha dato il via alla più grande inchiesta sulla corruzione in Italia.

Nel frattempo anche l’inchiesta della procura sta andando avanti. I pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi hanno affidato gli accertamenti al Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza. E, in base agli esiti delle prime attività di indagine, è finito nel registro degli indagati il nome del direttore del Pat. Un atto dovuto, in quanto è lui il responsabile della struttura.

Indagine anche sul Don Gnocchi Indagati dalla procura di Milano nell’ambito della vicenda dei contagi e delle morti nella Rsa milanese anche tre dirigenti dell’istituto Palazzolo-Don Gnocchi di Milano. L’indagine, per diffusione colposa dell’epidemia e omicidio colposo, è coordinata dal pm Letizia Mocciaro. Nell’ambito della stessa inchiesta è indagato anche il presidente del Cda della Ampast, la cooperativa di cui fanno parte i lavoratori della Rsa. – [FONTE] CONTINUA A LEGGERE >>

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