Ambiente e salute

La crisi coronavirus ha oscurato politicamente Matteo Salvini

By admin

April 30, 2020

30/04/2020 – La crisi sanitaria del nuovo coronavirus ha oscurato politicamente Matteo Salvini. Lo scrive il quotidiano spagnolo “Abc” citando il sondaggio Ipsos che indica come la Lega abbia perso consenso tra l’elettorato rispetto alla seconda forza politica del Paese, il Partito democratico (Pd). Se a marzo il partito di Salvini viaggiava al 31 per cento, ora il sondaggio lo dà al 25,4 per cento, 4 punti sopra il Pd. Un dato che riflette la gestione dell’epidemia in Lombardia, il cui presidente Attilio Fontana è stato spesso accusato di muoversi su ordine dello stesso Salvini. Con 10 milioni di abitanti, la regione più ricca d’Italia, con la migliore struttura sanitaria , è quella con il maggior numero di decessi per coronavirus: oltre 13.000, metà dell’intero paese.

Durante l’emergenza sanitaria, l’ex ministro degli Interni ha detto una cosa un giorno e l’opposto l’altro. Pertanto, il 13 marzo, ha chiesto con urgenza la “chiusura delle frontiere e dello spazio Schengen”. Un mese dopo chiese la riapertura della Lombardia, a fronte dell’opposizione dei tecnici e degli esperti, che ancora oggi dubitano che le attività produttive dovrebbero essere riprese il 4 maggio, poiché il governo prevede di decretare l’intero paese. La confusione di Matteo Salvini è stata completa durante la pandemia. Questo spiega perché l’ex ministro degli Interni ha perso, a livello personale, una dozzina di punti nelle indagini in pochi mesi.

Il “salvinismo” non ha sollevato la testa dalla fine di agosto dell’anno scorso, quando ha cercato di impadronirsi di tutto il potere e ha causato una crisi politica che è stata chiusa con un clamoroso fallimento personale . Con gli italiani rinchiusi nelle loro case a causa della quarantena ordinata dal governo e nessuna campagna elettorale in corso, Matteo Salvini è uscito, nonostante abbia dietro di sé la “bestia”, un’impressionante macchina di propaganda con esperti digitali per coprire la vita pubblica e privata con innumerevoli messaggi sui social network.

La ricreazione è finita Giacarlo Giorgetti, un leader apprezzato dalle classi medie e dai piccoli imprenditori del nord Italia che votano per la Lega, che era il braccio destro di Salvini nel governo, afferma in questi giorni che la caduta nei sondaggi sembra inarrestabile: «Prima o più tardi la campana suonerà per segnalare che la rientranza è finita per tutti. Quella campagna è l’emergenza sanitaria, economica e sociale, il disagio degli uomini d’affari, il dramma degli operai, la ricostruzione del paese … Ma con il Covid-19, un politico come Salvini, che usa quasi esclusivamente slogan per presentare le sue argomentazioni, è stato lasciato senza un discorso appropriato alle emergenze del momento. Non sorprende che molti seguaci della Lega puntino oggi sul presidente veneto, Luca Zaia, che sta dimostrando grande pragmatismo . Con l’aiuto di uno dei migliori virologi in Italia oggi, Andrea Crisanti, professore di epidemiologia e virologia all’Università di Padova, Zaia ha salvato il Veneto. Molti vedono Luca Zaia come il leader naturale della Lega, se la pandemia finisce per dare a Salvini il tocco politico finale. Al momento, il leader della Lega in un solo mese ha perso 8 punti di consenso popolare , ottenendo 31 punti, molto lontano dal Primo Ministro Giuseppe Conte (66), cinque punti in più rispetto a marzo. Nel frattempo, la popolarità del governo rimane alta (58).

Il sondaggio Ipsos, pubblicato dal Corriere, indica che all’opinione pubblica non piacciono le controversie politiche in tempo per una tragedia come quella del coronavirus. Oggi prevale il desiderio che non ci siano ostacoli al governo, per far uscire l’emergenza sanitaria il prima possibile. Ma, come sottolinea l’analisi dell’indagine, “la crisi economica potrebbe rapidamente archiviare la stagione di armonia e senso di responsabilità, facendo prevalere il particolarismo”. – [FONTE] CONTINUA A LEGGERE >>

Covid-19, l’Oms lancia raccolta fondi

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