Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al Salone del mobile 17 aprile 2012. "Ieri qualcuno ha speculato - ha detto Formigoni, che ha parlato questa mattina anche a Fieramilano, dove apre il Salone del mobile -: l'accordo con la Lega e con il Pdl dura fino al 2015. C'È un impegno forte della Lega e del Pdl e mio a completare la legislatura rispettando l'impegno con gli elettori fino al 2015. Non c'È nessuna incertezza e nessuna titubanza, noi proseguiamo fino al 2015, alla faccia di chi ci vuol male". ANSA/UFFICIO STAMPA REGIONE LOMBARDIA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

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Da “Celeste Ladrone”: Quando Formigoni “voleva solo operazioni in contanti”

By admin

June 28, 2020

28/06/2020 – Dal libro “Celeste Ladrone”, a cura di Gianni Castiglioni, edito da Kaos Edizioni. La reale spiegazione dell’anomala operatività dei conti è data dalla circostanza – provata – che nel corso degli anni, e quantomeno a far data dal 2003, Formigoni aveva larghe disponibilità di denaro contante di cui non è riuscito a indicare la legittima provenienza. Conviene prendere la mosse dalle più significative operazioni extra-conto attraverso le quali Formigoni ha fatto pervenire sui conti di Perego (Alberto, manager brianzolo, amico dell’ex presidente della Lombardia, ndr) ed Emanuela Talenti (con la quale ebbe una relazione sentimentale, ndr ) cospicue somme di denaro contante che lo stesso deteneva e che consegnava per i versamenti al direttore della sede di Milano della Banca Popolare di Sondrio. Dall’esame del conto corrente n. 6441 intestato a Formigoni presso la Banca Popolare di Sondrio-sede di Milano, sono risultati diversi bonifici disposti dall’imputato in favore di Talenti e di Perego.

Tra gli altri, sono stati individuati i seguenti trasferimenti in favore di Talenti: [ e 20 mila il 23.7.2004, e5 mila il 27.1.2005,

e 10 mila l’11.3.2005] e il seguente bonifico a favore di Perego: [ e 10 mila l’8.10.2004].

È stata quindi acquisita la documentazione relativa ai conti di Talenti e di Perego e, in corrispondenza dei sopra indicati bonifici, risultano essere state accreditate somme maggiori di quelle che risultano uscire dai conti di Formigoni. Inoltre, nei conti di Talenti sono stati individuati ulteriori accrediti con causale “bonifico da Formigoni” di cui non vi è alcuna traccia nella documentazione bancaria dei conti di Formigoni. È quindi emerso che le maggiori somme (di cui non vi è traccia nella documentazione bancaria di Formigoni) provenivano da versamenti di denaro contante effettuati su un conto interno di transito della Banca Popolare di Sondrio-sede di Milano.

L’utilizzazione del conto interno della Banca Popolare di Sondrio e il versamento da parte di Formigoni di contanti sono stati puntualmente confermati e descritti da Francesco Rota, capo area dell’istituto di credito, il quale ha personalmente curato il cliente Formigoni.

All’udienza del 21 gennaio 2015 Francesco Rota ha spie

ROTA, DIRIGENTE BANCARIO: “NON VOLEVA CHE FIGURASSERO”

gato che tra il 2003 e il 2005 Formigoni, dopo averlo convocato presso il suo ufficio in Regione Lombardia, ebbe a consegnargli somme di denaro contante per eseguire dei bonifici in favore di Emanuela Talenti e Alberto Perego, chiedendogli espressamente se fosse possibile eseguire tali bonifici senza far transitare sui suoi conti le somme di contante:

Teste Francesco Rota, udienza 21-1-2015

Pm Pedio: “Va bene. Senta, il Presidente Formigoni le ha mai chiesto di eseguire delle operazioni in contanti?”.

Rota: “In contanti cosa intende?”.

Pm Pedio: “Non credo ci…”. Rota: “Cioè se mi ha dato dei contanti?”.

Pm Pedio: “Sì, delle operazioni in contanti”.

Rota: “Sì, sì, sì, assolutamente”.

Pm Pedio: “Ecco, ci può dire in che periodo, e che tipo di operazioni le ha chiesto?”.

Rota: “Allora, a memoria direi tra il 2003 e il 2005, erano richieste tra i 5 e i 20 mila euro, a memoria”.

Pm Pedio: “Però precisiamo: cioè il Presidente le dava dei contanti?”.

Rota: “Sì, sì, sì”.

Pm Pedio: “Cioè aveva lui disponibilità di contanti?”. Rota: “Sì, sì”.

Pm Pedio: “E li consegnava a lei?”.

Rota: “Esattamente”. Pm Pedio: “E cosa le chiedeva, che cosa doveva fare lei?”.

Rota: “Allora, inizialmente venivano versati sul conto e la richiesta è di fare dei bonifici che, se non ricordo male i nomi, dovrebbero essere Perego e Talenti, io ricordo questi due, ricordo uno grosso a Perego per un milione, mi sembra”. Pm Pedio: “In contanti”. Rota: “No, no, quello dal conto”.

Pm Pedio: “Parliamo dei contanti per un attimo”.

Rota: “Okay. Tra i 5 e i 20 mila euro. Mi chiese anche se vi era la possibilità di non far figurare queste operazioni sul conto”. CONTINUA A LEGGERE >> VIDEO CORRELATI:

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