
16/07/2020 – Fermato con l’accusa di peculato ed estorsione L. S., uno dei nomi collegati all’inchiesta sulla Lombardia Film Commission e i fondi della Lega. Lo annuncia ‘La Repubblica’. Secondo quanto riportato, le accuse a S. sono legate alla vendita dell’immobile di Cormano all’ente Lombardo. Inoltre, nell’inchiesta del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e del pubblico ministero Stefano Civardi, risultano indagati per peculato anche due commercialisti di Bergamo vicini al Carroccio: Alberto Di Rubba (ex presidente della fondazione Lombardia Film Commission) e Andrea Manzoni, entrambi collegati al tesoriere leghista Giulio Centemero (non indagato).
Di Rubba, classe 1979, si è laureato in economia e commercio all’Università degli Studi di Bergamo. Il suo nome è legato all’associazione ‘Più Voci’ di via Angelo Maj 24, fondata dal commercialista di Gazzaniga insieme al collega Manzoni e al tesoriere del Carroccio Centemero. La stessa società dalla quale – secondo l’inchiesta giornalistica de ‘L’Espresso’ – si dipanerebbe un fitto reticolo di società che portano in Lussemburgo, sul quale ha messo gli occhi anche la Procura di Bergamo.
Sostegni sarebbe l’uomo delle società che ha venduto all’immobiliare Andromeda per 400 mila euro l’immobile poi acquistato al doppio dalla Lombardia Film Commission. La vicenda è collegata alla ricerca dei fondi della Lega, in cui svolgono un ruolo chiave gli stessi Di Rubba e Manzoni.
Indagato anche l’altro commercialista, M. S., amministratore della Futuro Partecipazioni, a cui erano intestate le quote di Andromeda. Anche il nome di Scillieri ha un legame con il mondo leghista: nel suo studio è stata registrata la Lega Per Salvini Premier.
Secondo la ricostruzione del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, dieci mesi dopo la vendita dell’immobile ad Andromeda da parte della Paloschi srl di Sostegni, nel dicembre 2017, la stessa Andromeda – in quel momento con Di Rubba presidente – vende l’immobile alla C.F. Commission a 800 mila euro, con una plusvalenza di 400 mila euro. Denaro che – secondo le ricostruzioni di Repubblica – resta in pancia alla società, ma poi si perde in mille rivoli, con bonifici destinati a imprenditori e soggetti collegati alla galassia leghista. A Sostegni viene contestata anche l’estorsione: avrebbe chiesto soldi ad altre persone in cambio del suo silenzio su questa vicenda. – [FONTE]
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