Cronaca

Berlusconi: Grasso, Senato si costituisce parte civile. E Forza Italia lascia l’aula

By admin

February 06, 2014

“Il presidente del Senato, Pietro Grasso, dopo aver ascoltato i diversi orientamenti espressi dai componenti del Consiglio di presidenza, ha dato incarico all’Avvocatura dello Stato di rappresentare il Senato della Repubblica quale parte civile nel processo sulla c.d. ‘compravendita di senatori’ che inizierà il prossimo 11 febbraio presso il Tribunale di Napoli”. E’ quanto si legge in una nota. “Il presidente ha ritenuto che l’identificazione, prima da parte del Pubblico Ministero poi del Giudice, del Senato della Repubblica italiana quale ‘persona offesa’ di fatti asseritamente avvenuti all’interno del Senato -prosegue- e comunque relativi alla dignità dell’Istituzione, ponga un ineludibile dovere morale di partecipazione all’accertamento della verità, in base alle regole processuali e seguendo il naturale andamento del dibattimento”. “Ho deciso da solo, sono e sarò superpartes. Ho agito per difendere la dignità del Senato”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso nel suo intervento dopo la richiesta univoca da parte di tutto il centrodestra di chiarire la sua scelta di fronte all’Aula. “Io non sono un vigliacco – ha proseguito Grasso – pertanto ho deciso di venire qui in aula per ascoltare quanto c’era da dire su questo tema”.

Grasso ha ribadito che da parte sua non c’è “nessun pregiudizio” e “nessuna persecuzione” e ha replicato anche all’eccezione posta da molti senatori sul fatto che il Senato non si sia mai costituito parte civile in un processo in precedenza: “Non è mai successo perché non c’è mai stato un processo simile”. Poi sottolinea: “Non è mai successo che ci fossero stati dei senatori, anzi ex senatori per fortuna, che hanno rappresentato certe cose”. Il suo riferimento è al senatore Sergio De Gregorio, che ha confessato di aver ricevuto dei soldi per votare contro la fiducia al governo Prodi nel 2008. Ma non ha il tempo di precisare che subito dai banchi di Forza Italia si alzano urla e fischi. Quelle di Grasso, con ogni probabilità, sono parole che ritengono rivolte a Berlusconi. Grasso insiste: “Non mi avete fatto finire la frase”, ma oramai la rottura era completa. I senatori di Fi e Gal hanno lasciato l’Aula del Senato gridando “Vergogna” e fischiando Grasso. (Adnokronos 6 febb 2014)