Ambiente e salute

CoronaVirus. Uno studio tenuto nel cassetto da Luglio. Nelle RSA Cremonesi si moriva 11 volte in più

By admin

March 19, 2021

19/03/2021 – I dati dello studio parlano chiaro. Durante la pandemia cresce il tasso di mortalità di chi sta dentro e di chi sta fuori le RSA. Per chi è “fuori RSA” la mortalità è doppia a Cremona e un po’ meno a Mantova Per chi è “dentro RSA” la mortalità invece triplica a Cremona e raddoppia a Mantova Durante la pandemia quindi la forbice del rischio di morte tra il dentro e il fuori una RSA si allarga: dalle 6/7 volte in più pre-pandemia si passa alle 11 volte in più durante la pandemia. Infatti, nel primo quadrimestre 2020 a Cremona i morti della popolazione “fuori RSA” (n=1.339) quasi si sovrappongono a quelli della molto più piccola popolazione istituzionalizzata “dentro RSA” (n=1.214). A Mantova questa distanza rimane maggiore: 1067 morti “fuori RSA” rispetto a 723 morti “dentro RSA”.

In ogni caso, colpisce il fatto che un piccolo sottogruppo di popolazione anziana ricoverata in RSA, che rappresenta soltanto il 7% del totale, competa per mortalità con la ben più grande parte di popolazione anziana di pari età non istituzionalizzata che costituisce il 93% del medesimo totale. Gli autori si “sorprendono” che nelle RSA di Cremona la mortalità sia peggiore di Mantova, dal momento che le regole e i sistemi di controllo anti-pandemia delle strutture dovrebbero essere simili appartenendo ad un medesimo ambito territoriale ATS. Le questioni aperte sono molte. Come mai? Probabilmente regole e controlli sono stati soverchiati dall’urto pandemico e ciò che ha fatto la differenza è stata solo la forza di quest’urto che nel primo quadrimestre del 2020 sappiamo ha prevalso per incidenza e mortalità su tutte le province lombarde. Cosa è stato fatto nel frattempo? Come è cambiata la situazione? Che ruolo di supporto alle RSA stanno dando Ats e regione Lombardia? – Leggi tutto su