Cronaca

Caporalato, 5 arresti a Foggia: indagata anche moglie direttore dell’Immigrazione del Viminale. Il Prefetto si dimette

By admin

December 11, 2021

11/12/2021 – Caporalato, blitz contro la storica piaga dello sfruttamento dei lavoratori immigrati nei campi della Puglia. La moglie del capo del Dipartimento per le libertà civili e immigrazione del Viminale, M. di B., è tra le 16 persone indagate in un’inchiesta per caporalato dei Carabinieri e della procura di Foggia che ha portato all’arresto di cinque persone, due delle quali in carcere. Si tratta di due cittadini stranieri, un senegalese e un gambiano, mentre nei confronti degli altri tre arrestati sono stati disposti i domiciliari.

Per gli altri 11 indagati, tra i quali la moglie del prefetto Di B., è scattato l’obbligo di firma. L’indagine, che ha interessato attività comprese tra luglio ed ottobre 2020, ha portato anche a una verifica giudiziaria su oltre dieci aziende agricole riconducibili ad alcuni degli indagati.

Le dimissioni del prefettoIl Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno, M. di B. «ha rassegnato le proprie dimissioni». È quanto rende noto il Viminale a seguito dell’inchiesta della procura di Foggia in cui è indagata per caporalato anche R. B., moglie del prefetto Di Bari. Dimissioni che sono state accettate dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Di Bari è stato prefetto a Reggio Calabria, Vibo Valentia e Modena. Inoltre fa parte del cda di uno degli ospedali della Santa Sede, la Casa Sollievo della Sofferenza.

La moglie del prefetto risulta socio amministratore di una delle dieci aziende coinvolte nell’indagine: l’accusa ipotizzata per i 16 indagati è di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Ammonta a 5 milioni di euro il giro d’affari dell’aziende indagate per essersi servite dei “caporali” italiani e stranieri per reclutare manodopora, in gran parte immigrati africani ammassati nella baraccopoli di Borgo Mezzanone. – [Continua su FONTE]