Ambiente e salute

Appalti truccati per 36 milioni nella Sanità, arrestato direttore generale dell’ospedale di Foggia e altre 5 persone

By admin

December 13, 2021

13/12/2021 -Il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Foggia, V. D., è stato posto agli arresti domiciliari, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Foggia su presunti appalti truccati. L’inchiesta è stata cooordinata dalla Procura di Foggia e condotta dalla guardia di finanza e riguarda diverse presunte irregolarità nella gestione di gare della sanità foggiana, tra cui quella relativa all’elitrasporto degli organi per i trapianti.

D. – 63enne di Triggiano – è stato in passato direttore generale del Policlinico di Bari e commissario della stessa struttura, dopo l’interdizione (poi revocata) del do Giovanni Migliore nell’ambito di un’inchiesta su decessi connessi alla legionella.

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D. ha portato a compimento, l’iter per la realizzazione dell’ospedale Covid nella Fiera del Levante, che è stato poi attivato in concomitanza con il ritorno di Migliore. A Bari il manager aveva diretto l’azienda ospedaliera universitaria per oltre dieci anni. Era stato quindi nominato direttore generale del Policlinico foggiano, quindi commissario e poi di nuovo dg della stessa struttura.

Secondo l’ipotesi della Procura, sarebbe stata favorita la società Alidaunia attraverso la predisposizione di un bando su misura e la nomina di una commissione di gara compiacente.Agli arresti domiciliari sono finiti anche R. e V.  P., padre e figlia rispettivamente rappresentante legale e procuratore di Alidaunia. A. A., cognato di P.  e medico in pensione. Il direttore dell’Area gestione tecnica dell’Asl di Foggia R. A. e il direttore dell’Area patrimonio del Policlinico C. Q.. Le ipotesi di reato contestate sono: turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, falso ideologico. Gli episodi contestati riguardano gli anni tra il 2019 e il 2020.

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Le indagini sono state condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Bari (Gruppo tutela mercato) e l’operazione di stamattina – denominata “Icaro” – condotta con il supporto del Comando provinciale di Foggia. Le gare contestate riguardano l’affidamento del servizio di elisoccorso ordinario per 36mila euro, e 30mila euro per eventuale proroga, e di elitrasporto di organi ed equipe medica per 6,5 milioni e 4,5 per eventuale proroga.

In base all’ipotesi accusatoria, i vertici e i rappresentanti ufficiali degli enti pubblici committenti, avrebbero creato con i referenti di Alidauniuna “corsia parallela riservata” volta a rendere quest’ultima la società “predestinata” ad aggiudicarsi le gare, all’insaputa dei suoi futuri o attuali concorrenti. Corsia, questa, costellata di discovery indebite, di raccolta e recepimento di bozze di capitolati o di controdeduzioni agli argomenti degli ignari competitors, nonché di suggerimenti alle stazioni appaltanti volti, in un primo momento, a pilotare la composizione delle commissioni di gara e, successivamente, a condizionare l’operato dei commissari. Fondamentale, stando a quanto hanno appurato gli investigatori, sarebbe stata l’intermediazione di A., medico in pensione che dagli stessi viene definito “particolarmente inserito nel tessuto politico-sociale della città dauna”. – [Continua su FONTE]