Politca

Corruzione e appalti, ai domiciliari sindaco nel Sannio. Misura cautelare anche per un imprenditore e un tecnico

By admin

July 28, 2022

28/07/2022 – Il Prefetto di Benevento Carlo Torlontano, dopo l’inchiesta che ha visto chiamato in causa il primo cittadino di Pago Veiano, M. De I., ha disposto il provvedimento di sospensione dalla carica elettiva ricoperta, nei confronti del Sindaco del Comune di Pago Veiano, destinatario della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, disposta dal G.I.P. Del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti”.

Sono agli arresti domiciliari il sindaco di Pago Veiano (Benevento), per un imprenditore edile di Dugenta, e per un tecnico di loro fiducia, “per gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione di più delitti di corruzione e turbata libertà degli incanti, volti ad agevolare e consentire l’aggiudicazione in favore di imprese riconducibili allo stesso imprenditore di due gare di appalto del valore complessivo di 5 milioni di euro. La misura cautelare è stata eseguita dagli uomini della Guardia di Finanza di Piedimonte Matese (Caserta). Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica retta da Aldo Policastro, al termine di una complessa attività investigativa.

LEGGI ANCHE: Corruzione elettorale, 10 indagati a Marsala. Inchiesta GdF sulla formazione professionale

In merito al fermo dei tre soggetti implicati del giro di appalti truccati, la Procura di Benevento ha diffuso un comunicato stampa nel quale è possibile leggere che la Tenenza della GdF di Piedimonte Matese ha eseguito l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica “nei confronti di un sindaco di un Comune della Procura della Repubblica, di un imprenditore edile e di un tecnico di fiducia del Sindaco e dell’imprenditore, raggiunti da gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione di più delitti di corruzione e turbata libertà degli incanti, volti ad agevolare e consentire l’aggiudicazione in favore di imprese riconducibili allo stesso imprenditore di due gare di appalto del valore complessivo di euro 5.000.000,00, relative alla realizzazione di una scuola elementare e al rifacimento di una strada provinciale”.