Ambiente e salute

Siena: Smantellato hub dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

By admin

March 14, 2023

14/03/2023 – Questa volta nel mirino degli investigatori è finito un gruppo criminale di portata internazionale, il quale, per il tramite di una società operante nel settore dell’assistenza alla persona, oltre a collocare illecitamente sul territorio numerose “badanti”, aveva messo in piedi un vero e proprio hub dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’attività di polizia giudiziaria coordinata dal Procuratore Nicola Marini e dal Sostituto Siro de Flammineis e condotta attraverso intercettazioni telefoniche e telematiche, accertamenti bancari, riscontri presso varie Questure italiane, nonché pedinamenti documentati da video e foto di indagati e lavoratori, ha disvelato l’esistenza, sul territorio senese, di un gruppo criminale strutturato composto da sette persone, di cui cinque sodali e due collaboratori esterni, dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed all’impiego di personale straniero non in regola con il permesso di soggiorno.

L’attività, avviata già nel 2021, trae origine da una serie di approfondimenti, condotti dai militari della Tenenza di Montepulciano sul territorio della Valdichiana senese su input informativi del Comando Provinciale di Siena, relativi a soggetti caratterizzati da specifici indici di pericolosità sociale e/o gravati da precedenti di polizia.

Nella primavera del 2021 gli approfondimenti sono sfociati in un controllo nei confronti di una società di Chianciano Terme, che ha rivelato l’avvenuta malversazione di finanziamenti erogati nell’ambito delle misure di sostegno del “Decreto Liquidità”; i 30 mila euro percepiti dalla società, erano stati infatti in parte “distratti” dalle loro finalità per essere utilizzati direttamente dall’amministratore per spese personali, (l’acquisto di un televisore, di cellulari, di abiti, o più semplicemente per fare la spesa al supermercato o andare a cena fuori).

Nell’ambito del controllo non è sfuggito alla Magistratura ed agli investigatori l’ingente numero di lavoratori dipendenti della società, non commisurato alla sua effettiva struttura organizzativa. Una successiva mirata e più penetrante attività ispettiva, in collaborazione con la locale Direzione Territoriale del Lavoro, ha evidenziato che, al mese di maggio 2021, l’ente societario risultava avere alle proprie dipendenze ben 103 cittadini extracomunitari, sparsi su tutto il territorio nazionale e per i quali emetteva regolarmente buste paga, remunerandone in concreto solo 14.

Tale aspetto, unitamente alla circostanza che il personale dipendente, formalmente assunto ma non retribuito, avesse in corso richieste di rilascio/rinnovo di permesso di soggiorno, ha ingenerato il sospetto che le buste paga fossero state create per fini diversi dalla certificazione di prestazioni lavorative.

Le ulteriori analisi sulla posizione soggettiva dei vari dipendenti dichiarati dalla società, hanno avvalorato il quadro indiziario, rivelando come alcuni dipendenti “fittizi” risultassero percettori di indennità di disoccupazione (in un caso) o di Reddito di Cittadinanza. – [Continua su FONTE]

VIDEO CORRELATI: