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Settore carburanti: Quindici arresti per corruzione e contrabbando. Sequestrati 4 distributori stradali e beni per 4 milioni di euro

By admin

July 24, 2023

24/07/2023 – Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno, hanno consentito di ricostruire, ad oggi, un traffico illecito di combustibili per autotrazione per oltre 7 milioni di litri.In particolare, durante le indagini è stato accertato che gli indagati, con la collaborazione di altri soggetti compiacenti, nel corso del tempo avevano ideato curiosi sistemi di frode.

In una prima fase, è emerso come, con cadenza settimanale, alcune autobotti si sarebbero recate in Germania dove avrebbero prelevato combustibile che veniva dichiarato in importazione come “olio lubrificante”, evadendo quindi l’IVA e l’accisa previste per i carburanti. Il prodotto, che in realtà era a tutti gli effetti gasolio per autotrazione, giunto in Italia, veniva prima travasato in un’altra autocisterna e poi distribuito alle pompe stradali di Anzio, Albano Laziale, Aprilia, alterando così la concorrenza del mercato con prezzi più bassi.

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Successivamente, nel periodo in cui il conflitto russo-ucraino aveva portato all’aumento vertiginoso dei prezzi e all’abbassamento del carico fiscale sulle accise, poiché il citato meccanismo si era rivelato eccessivamente costoso, gli stessi imprenditori si erano riorganizzati ricevendo il carburante direttamente dalla base di Pratica di Mare grazie ad accordi corruttivi intrattenuti con 5 sottufficiali dell’Aeronautica Militare in servizio presso il locale Reparto Carburanti.

Nel dettaglio, in tale contesto è stato accertato che i militari, invece di rifornire di “Jet Propellant 8” (gasolio speciale utilizzato appositamente per i velivoli militari) gli aerei dell’Arma Aeronautica presenti presso l’aeroporto militare, lo vendevano clandestinamente agli imprenditori gestori dei tre distributori di Anzio, Albano Laziale e Aprilia.

Per fare questo, avevano alterato il meccanismo di pesatura delle cisterne grazie ad un “crick” posto sotto la pesa in grado di alleggerire a piacimento il peso delle cisterne in uscita dalla base di Pratica di Mare.

Tale sistema permetteva di non effettuare lo scarico completo delle cisterne in entrata e di smerciare successivamente la rimanenza di prodotto ai distributori stradali compiacenti. – [Continua su FONTE]