Soldi pubblici alle cliniche e giornali usati per colpire: ecco il “sistema” Angelucci

26/10/2024 – La holding ha fatturato 91 milioni di euro, 70 arrivano dalla sanità pubblica. L’editoria è in perdita ma serve ad altro. L’ex assessore D’Amato ai pm: «Storace mi disse che poteva fermare gli attacchi de Il Tempo contro di me».
E’ stato ascoltato dai magistrati romani nell’ambito dell’inchiesta per un presunto tentativo di corruzione dell’ex assessore alla sanità Alessio D’Amato: L’editore, imprenditore della sanità e deputato della Lega Antonio Angelucci è stato risentito stamane dai pm coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo. Era stato D’Amato a denunciare un tentativo di corruzione: soldi in cambio di accrediti per le strutture sanitarie di Angelucci. Questi, assistito dai suoi difensori Pasquale Bartolo e Franco Coppi, avrebbe ribadito quanto detto in un primo momento, ossia che l’ex assessore alla Sanità lo avrebbe calunniato.

La (presunta) tangente da 250 mila euro, come si legge nell’atto di chiusura delle indagini delegate al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, doveva servire nelle intenzioni di Angelucci a riattivare l’accreditamento della clinica San Raffaele Velletri presso il servizio sanitario regionale dopo la revoca disposta dallo stesso D’Amato per le gravi irregolarità riscontrate. A questo punto i pm dovranno valutare nuovamente l’episodio e decidere se chiedere il processo per il deputato.

La reazione delle testate di Angelucci dopo la presunta tentata corruzione a D’Amato:

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