Cronaca

Riforme Padoan: abbassare i salari, tassare consumi, immobili e successioni

By admin

February 23, 2014

22 febbr – “Per prima cosa faro’ una due diligence”, cioe’ una verifica sui conti pubblici. “E’ una cosa che devono fare tutti quelli che subentrano in un incarico”, ha spiegato Pier Carlo Padoan, a Corriere della Sera, La Repubblica e Il Sole 24Ore poco prima di imbarcarsi sul volo che da Sydney lo portera’ a Roma.

Padoan, nella prefazione al rapporto dell’Ocse presentato al G20 finanziario di Sydney, riassume le priorita’ che, secondo lui deve avere in questa fase l’azione economica, “per evitare la trappola della bassa crescita”. Il neoministro dell’Economia accorda alle misure per favorire la crescita la precedenza rispetto al consolidamento dei conti pubblici. In questo senso individua quattro priorita’: aggiustamenti salariali per ridurre il costo del lavoro, inclusa la riduzione del cuneo fiscale e lo spostamento della tassazione sui consumi, sulla proprieta’ immobiliare e sulle successioni; incentivi agli investimenti in nuovi mercati e nuove tecnologie; miglioramento della competitivita’ dei prodotti; solidita’ dei bilanci delle banche. (Fonti AGI) .

 

 

ECCO CHI E’ CHE CONTROLLERA’ IL PORTAFOGLIO DEGLI ITALIANI:

Video del 2011  quando elogiava l’operato di Monti, colui che ha distrutto l’economia reale italiana e che ci ha portato in un baratro talmente scuro, che ancora non riusciamo a vedrere una Luce. PADOAN, viene dagli stessi ambienti e dalla stessa “corrente di pensiero”, percio’ non apsettiamoci che il suo operato sarà migliore dei suoi predecessori. Oggi, Padoan lascia il suo posto da capo-economista all’OCSE per ricorpirre la carica di primo ministro all’economia quindi è ufficiale, dopo monti e Saccomanni ecco un altro tecnico facente parti delle più grandi organizzazioni internazionali,con agganci in associazioni discutibili come Anspen Institute e gruppo Bilderberg. Già dirigente del FMI e dell’OCSE. Tra i responsabili della crisi dell’argentina negli anni 90 e tra gli ispiratori dell’austerity ai dannidella Grecia, Portogallo e Italia. Il Premio NOBEL all’economia, Krugman lo ha definito: “L’UOMO DAI CATTIVI CONSIGLI”.