Cronaca

Avete un conto? Attenzione. Ci sono due grandissime banche italiane vicine al fallimento.

By admin

March 12, 2014

Monte dei Paschi in rosso di 1,4 miliardi. Unicredit in rosso di 14 miliardi

Unicredit va in rosso di 14 miliardi nel 2013. Manderà a casa 8.500 dipendenti Persi oltre 26mila euro al minuto. Sulla voragine pesano soprattutto le coperture per far fronte al continuo lievitare dei crediti a rischio. Previsto un maxi taglio del personale: 5.700 uscite in Italia entro il 2018. Ma ai soci andrà un dividendo.

Nel 2013 il gruppo Unicredit ha perso oltre 26mila euro al minuto. Se si preferisce un milione e 600mila euro ogni ora. Il risultato di fine anno è una perdita rosso fuoco da 14 miliardi di euro. A pagarne le conseguenze saranno innanzitutto i dipendenti del gruppo che verranno ridotti di 8.500 unità, per lo più tra le filiali italiane. Ad affossare i conti è stato fondamentalmente il quarto trimestre, quello in cui solitamente si fanno le pulizie dei bilanci. Qui si concentrano tutte le perdite che sono frutto di drastiche svalutazioni (9,2 miliardi) sul cosiddetto goodwill (quello che in italiano si chiama avviamento), e di nuovi massicci accantonamenti (7,2 miliardi) per far fronte al continuo lievitare dei crediti dubbi. Continua su FONTE

Monte dei Paschi di Siena, rosso da un miliardo e mezzo nel 2013 E’ il settimo bilancio negativo per la banca senese, che ha deluso gli analisti in attesa di una perdita di 900 milioni. Sui conti pesano i prestiti a clienti in difficoltà, mentre un grosso sostegno arriva dagli aiuti di Stato e affini: dai Monti bond alla rivalutazione di Bankitalia. Rinnovato accordo con le banche per l’aumento di capitale.

Gli analisti si aspettavano una perdita di 900 milioni, ma il Monte dei Paschi di Siena è riuscito a deluderli, registrando un rosso di quasi un miliardo e mezzo (1,43 miliardi) nel 2013. Negli ultimi tre mesi dell’anno il passivo è stato di 920 milioni. Sul risultato, che è comunque migliore rispetto alla perdita di 3,17 miliardi del 2012, pesano circa 2,75 miliardi di euro di rettifiche per deterioramento di crediti (ovvero l’aggiornamento del valore dei prestiti concessi per allinearli al fatto che una parte non verrà restituita) con un’incidenza nel quarto trimestre del 2013 di 1,21 miliardi. E così a fine anno l’esposizione netta della banca toscana ai crediti soggetti a una potenziale perdita di valore per difficoltà del debitore, ammontava circa 21 miliardi di euro, 3,6 miliardi in più del 2012.  Continua…….