Ambiente e salute

Ucraina, «Preoccupati per la situazione». Ue: «Domani le sanzioni contro la Russia»

By admin

March 17, 2014

Le armi diplomatiche sono dispiegate in queste ore sul fronte tra Ucraina e Crimea, nel giorno del referendum secessionistico della seconda dalla prima . I ministri degli esteri di Usa e Russia John Kerry e Sergei Lavrov hanno parlato per telefono oggi della crisi in Crimea e hanno concordato di proseguire i loro contatti “volti a cercare la strada per risolvere la crisi in Ucraina in modo da avviare una riforma costituzionale nel paese nel rispetto di tutte le regioni dell’Ucraina”. Lo riferisce l’Interfax.

Nel corso della telefonata il ministro degli Esteri russo ha ribadito nella sostanza la posizione di Mosca sulla consultazione organizzata oggi nella penisola ed esortato la controparte americana a premere sulle autorita’ di Kiev perche’ mettano fine a quelle che ha definito azioni arbitrarie ed illegali contro la popolazione russofona: “recentemente forze ultranazionaliste e radicali hanno intensificato le loro attivita’ nel sudest dell’Ucraina…le azioni dei radicali destabilizzano gravemente la situazione”, ha dichiarato Lavrov, citato dall’Interfax. Da parte sua il segretario di Stato americano, John Kerry, ha spiegato al suo omologo russo Sergei Lavrov come gli Stati Uniti siano “fortemente preoccupati” per le “continue provocazioni” russe nell’est dell’Ucraina e per le attività militari in atto in alcune zone contigue alla Crimea. Lo sottolineano fonti dell’amministrazione Usa.

La Ue: “Non riconosceremo il risultato”

Il referendum in Crimea “è illegale e illegittimo e il suo risultato non verrà riconosciuto”. Così si sono espressi oggi pomeriggio il presidente della Ue Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione Ue José Barroso in una dichiarazione congiunta. “Domani decideremo sanzioni» contro la Russia, hanno aggiunto i due. Anche il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, ha espresso preoccupazione sul referendum in Crimea. L’Italia con i partner Ue, lo “ritiene illegittimo” e “ha sostenuto la risoluzione di dal Cconsiglio di Sicurezza dell’Onu”. C’e “ancora spazio per fermare la crisi. Tutti i canali diplomatici restano aperti”, a patto che Mosca “non annetta la Crimea”. Gli fa eco il Presidente del Consiglio: “La situazione in Ucraina è molto grave e drammatica – ha detto Renzo – Noi stiamo lavorando insieme alla Francia, la Germania, la Gran Bretagna perché si possano ridurre le frizioni e perché si possa dare il messaggio che il diritto internazionale è difeso e salvaguardato, cosa che non sta avvenendo”. Ha dichiarato al Tg5

Putin in contatto con la Merkel

In una telefonata con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente russo ha espresso “preoccupazione per l’alimentazione della tensione nelle regioni ucraine sud-orientali da parte dei gruppi radicali con il permissivismo delle autorità di Kiev”. Lo riferisce l’ufficio stampa del Cremlino.

Nella stessa telefonata, secondo le fonti ufficiali della presidenza russa, Putin ha fatto sapere al cancelliere tedesco che Mosca “rispetterà la scelta degli abitanti della Crimea”, la cui volontà viene espressa “nel pieno rispetto delle norme del diritto internazionale”. I due hanno parlato di un possibile invio in Ucraina di una missione su larga scala dell’Osce e si sono accordati di proseguire la discussione su questa ed altre questioni anche tramite i ministeri degli esteri. Lo riferisce Itar-Tass.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha condannato oggi – durante una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin – l’intervento di ieri delle truppe di Mosca nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, ovvero al di fuori dei confini della Crimea. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della cancelleria in un comunicato. Da parte sua il presidente russo Vladimir Putin ha presieduto una riunione del Consiglio di Sicurezza russo che ha affrontato il tema della “situazione in Ucraina e Crimea, e delle relazioni con i partner in altri paesi”. Lo ha riferito l’emittente statale russa Rossiya 24. FONTE