Ambiente e salute

Corte dei Conti, procuratore Basilicata: sistema enti malato 19/03/2014

By admin

March 20, 2014

19/03/2014 – L’Italia e la Basilicata ”hanno bisogno di un cambio di marcia, di una rivoluzione culturale” ovvero ”di un modo diverso di concepire e utilizzare i beni pubblici” poiché ”siamo lontani dall’avere una macchina amministrativa efficiente e il sistema, nazionale e locale, è ancora malato”. Si è soffermato sui principi, più che sui singoli fatti o sulle inchieste portate avanti negli ultimi 12 mesi, il Procuratore regionale della Corte dei Conti, Michele Oricchio, a margine della cerimonia inaugurale dell’anno giudiziario 2014 della sezione giurisdizionale della Basilicata. Oricchio, partendo dal presupposto che ”i contenuti di ogni relazione ormai sono pressoché identici”, ha evidenziato che ”gli sprechi ci sono, e il sistema delle Regioni è gravemente malato, e finora le stesse Regioni hanno agito da vere e proprie piccole Repubbliche”.

Il passaggio successivo è stato dedicato all’inchiesta sull’uso dei fondi da parte degli enti locali: il procuratore ha spiegato che i riflettori della Corte dei Conti si sono accesi, nel 2013, sulle spese della Regione Basilicata, e delle Province di Potenza e Matera, ”e spesso i consiglieri si sono comportati come fossero al di sopra della legge”. Ci sono poi le vicende locali, che spaziano da acquisti di apparecchiature non utilizzate dalle aziende locali, premi di risultato a dirigenti degli enti concessi prima di ottenere i risultati stessi, e a ”società partecipate che dovrebbero scomparire, come deciso dal governo Monti, e invece ancora in vita”. Oricchio ha fatto anche un riferimento alla procedura di vendita del Tribunale di Potenza, ”e in particolare sulle spese, rilevanti, per le consulenze tecniche e legali, nonostante il risultato della vicenda appare come ovvio e scontato”. La cerimonia si è aperta con l’intervento del presidente della sezione, Maurizio Tocca, il quale ha ricordato che le sentenze emanate sono state complessivamente 28, e ”nei giudizi di responsabilità e di conto trattati, nella gran parte dei casi, vi è stato l’accoglimento delle richieste risarcitorie azionate dalla Procura” con un importo complessivo dei risarcimenti di circa due milioni di euro. (ANSA)