Ambiente e salute

ECCO COSA SUCCEDE QUANDO I MEDIA SONO ASSERVITI AL POTERE POLITICO ECONOMICO

By admin

June 24, 2014

Virus e Big Pharma, binomio in odor di truffa L’allarme influenza suina, causata dal virus A(H1N1), scoppia per la prima volta nel 2009. Al governo c’è Berlusconi, ministro della Salute e del Lavoro è l’attuale senatore Maurizio Sacconi (NCD). L’allarme, veicolato da giornali e tv si diffonde e rapidamente si trasforma in allarmismo. Esiste il pericolo di pandemia e il messaggio che passa è che bisogna fare in fretta, il prima possibile: lo Stato italiano corre ai ripari, ordinando alla casa farmaceutica Novartis 24 milioni di dosi di vaccini per una spesa totale di oltre 184 milioni di euro.

Nel giro di poco tempo però l’allarme (forse creato ad arte?) si sgonfia. In Italia si registra un solo caso di suina e il governo disdice metà dell’ordine, 12 milioni di dosi che dovevano essere ancora consegnante. Ovviamente la Novartis fa ricorso e l’Italia deve pagare 20 milioni di euro per i danni da mancata produzione. In base a quanto sta emergendo dalle indagini in corso, che negli scorsi giorni hanno portato alla perquisizione degli stabilimenti Novartis di Varese e Siena da parte dei Nas, la multinazionale svizzera avrebbe gonfiato le fatture di uno dei componenti del vaccino per avere un rimborso maggiore. Si ipotizza unatruffa quantificata dal Nucleo dei Carabinieri in 16 milioni di euro.

L’allarme per influenza suina era stato di poco preceduto da quello dell’aviaria. Ancora una volta il presidente del Consiglio è Berlusconi mentre il ministro della Salute è Francesco Storace. Gli esperti disegnano scenari da incubo, i telegiornali non parlano d’altro, vengono uccisi milioni di polli, si parla ancora di pandemia. Solo in Italia si ipotizza che il virus potrebbe causare 150 mila morti. Non esiste alcun vaccino per contrastarlo e tra i cittadini il panico comincia a montare. Esiste un’unica soluzione per contrastare la malattia: un antivirale prodotto dalla Roche, il Tamiflu. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità, pur sottolineando che questa categoria di antivirali non era stata testata per l’avaria, li indica come strategia terapeutica da adottare in caso di pandemia. L’Italia acquistò 6 milioni di dosi di Tamiflu, per una spesa di circa 50 milioni di euro.

Ma anche la temuta epidemia di aviaria non arriverà mai. In compenso, il mondo scientifico (come lo studio del British Medical Journal) fa rilevare che non solo il Tamiflu sarebbe del tutto inefficace ma vengono sollevate perplessità rispetto ai gravi effetti secondari che può provocare.

Ultimo caso ad emergere, in questi mesi, è quello dei farmaci Avastin-Lucentische (accidentalmente?) coinvolge nuovamente Roche e Novartis. Secondo quanto emerso dalle indagini della magistratura e della Finanza, le due case farmaceutiche (produttrici dei due farmaci entrambi efficaci per la stessa patologia oftalmica) si sarebbero accordate per mettere in commercio in Italia il farmaco di Novartis, dieci volte più costoso di quello dell’azienda “concorrente”. Tutto questo, ovviamente, a carico del Servizio Sanitario Nazionale: il danno per lo Stato in questo caso sarebbe di 45 milioni di euro.

Questi i casi più eclatanti balzati recentemente agli onori delle cronache. E in tutto questo l’Agenzia Italiana del Farmaco, che cosa fa? A giudicare dalle decisioni adottate, annuisce e si volta dall’altra parte. Un comportamento rispetto al quale né ministero della Salute, né i governi che si sono succeduti in questi anni hanno preso provvedimenti. La regola che sembra vigere è quella del silenzio assenso.

In questo intreccio di rapporti tra case farmaceutiche e organi dello Stato vogliamo vederci chiaro e per questa ragione abbiamo fatto un richiesta di accesso agli atti per avere questi documenti. Gli accordi per l’acquisto dei farmaci a nostro avviso dovrebbero essere pubblici e trasparenti. I cittadini italiani hanno diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi e, soprattutto, chi sta giocando con la loro salute per gonfiare i guadagni di Big Pharma. FONTE