Ambiente e salute

Come la mafia non si fermano davanti a nulla: “Rai e Renzi ci riprovano” canone anche sul PC e soprattutto alle P. IVA

By admin

June 29, 2014

26-06-2014 -Il pagamento del canone, molto salato, ai possessori di personal computer: la Rai ci starebbe riprovando dopo il tentativo, andato avuoto, di un paio di anni fa. In base a notizia che corre sul web e che sostiene la Lega Nord in Regione Lombardia sarebbe questa l’ultima mossa della televisione italiana per fare cassa. L’importo richiesto è pesantissimo: di 407,35 euro. In base a quanto riportato anche da Il Giornale la Rai sta spedendo in questi giorni le lettere per chiedere quella cifra, il cosiddetto “canone speciale”, a proprietari di bar, ristoranti, alberghi, negozi, ovvero a chi ha un locale pubblico e – presume la Rai – anche un televisore al suo interno. Ma non basta: le cartelle sono arrivate anche a chi ha solo un pc che certo non usa per guardare la tv mentre gira da un cliente all’altro.

Svrive il Giornale:”Le cartelline stanno arrivando persino alle partite Iva, lavoratori autonomi che hanno la propria sede a casa propria. Ad Alessandro Ciuti, collaboratore di un’agenzia assicurativa, una partita Iva appunto, la cartella dell’Ufficio abbonamento Rai è arrivata proprio l’altro giorno, con allegato il bollettino postale per saldare il presunto debito con la tv pubblica: i famosi 407,35 euro. «(…) Casa mia è la sede legale di Alessandro Ciuti come ditta individuale, ma non ricevo a casa mia i clienti, ci vivo. Il mio dubbio è vogliano farmi pagare il canone speciale per il fatto che ho un computer portatile. Ma non spiegano perché, mi dicono solo che devo pagarlo!». L’altro dubbio è che la Rai, in difficoltà per il taglio di 150 milioni di euro chiesto dal governo, provi a fare un po’ di cassa così, spedendo le cartelline da 407 euro anche ad aziende, professionisti, lavoratori autonomi etc… Anche Massimo Mazzucchelli, scrive il quotidiano Libero, “titolare di un’azienda che si occupa di packaging in provincia di Varese ha ricevuto il bollettino e nemmeno a lui non è chiaro per quale motivo la Rai gli chieda 203 euro di canone speciale”.

“Sono arrivate proprio in questi giorni in Lombardia le prime richieste di pagamento ad attività produttive, commercianti, centri estetici, assicurazioni che si sono visti recapitare dalla RAI una lettera che chiede ben 407,35 euro per il semplice fatto di essere possessori di un pc che, a detta di qualcuno, è potenzialmente abilitato a ricevere trasmissioni radio televisive”. Così è intervenuto il consigliere Regionale Pietro Foroni (Lega Nord) che spiega: “Il Governo Renzi, ideatore di questo “stratagemma”, cerca così di coprire gli 80 euro elargiti a una sola categoria di lavoratori, rappresentati per lo più dal loro elettorato. L’ennesimo smacco abilmente architettato contro chi più di altri rappresenta il pulsante economico e produttivo della nostra Regione. Delle promesse di Renzi non si è ancora visto nulla. Nessun intervento nell’ambito dell’agricoltura, per l’impresa, la concorrenza sleale, il rilancio produttivo e ben che meno per l’occupazione. In Regione Lombardia stiamo continuando invece, ad intervenire con decreti tampone per correggere le scelte scriteriate dei Governi di sinistra. Gli esodati ne sono l’esempio più emblematico. Mi chiedo cosa dica il M5S sulla questione – conclude il consigliere leghista – considerando che la presidenza della Commissione di vigilanza RAI a Roma è nelle loro mani e i risultati si vedono già tutti”. Da viale Mazzini, dopo la rivolta che si sta innescando non sarebbe arrivato nessun retromarcia e secondo Il Giornale spiegherebbero che “il presupposto impositivo sorge a fronte della detenzione fuori dell’ambito familiare di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di programmi televisivi. Non sono in questione dunque soltanto gli esercizi pubblici o le strutture ricettive, ma tutti i casi in cui la detenzione dell’apparecchio si realizza fuori dell’ambito familiare in senso stretto”. FONTE