Ambiente e salute

Emilia Romagna: Caso Terremerse, Errani governatore, condannato a un anno in appello, si dimette

By admin

July 08, 2014

BOLOGNA – Il governatore Vasco Errani si dimette dopo la sentenza di appello Terremerse che lo vede condannato a un anno con la condizionale per falso ideologico. Un anno a lui, un anno e due mesi sempre con la condizionale per i due funzionari della Regione Valtiero Mazzotti e Filomena Terzini. L’avvocato Alessandro Gamberini, difensore del governatore, commenta a caldo: “Sentenza sconcertante”, e annuncia il ricorso in Cassazione. Il giudizio è arrivato in rito abbreviato; non è prevista alcuna interdizione dai pubblici uffici.

Il caso Terremerse È il processo collegato alla presunta truffa sul finanziamento da un milione alla coop agricola Terremerse presieduta nel 2006 dal fratello di Errani, Giovanni. La procura generale aveva chiesto condanne di due anni per Errani, due anni e due mesi per i dirigenti regionali Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, accusati questi due di concorso nel falso e favoreggiamento e tutti e tre assolti in primo grado.

Le indagini Errani, per il quale la corte ha disposto la sospensione condizionale della pena, era finito indagato per una relazione che nel 2009 fu inviata alla Procura per dimostrare la regolarità dell’operato della Regione nella vicenda del finanziamento da un milione alla cooperativa agricola presieduta da Giovanni Errani (attualmente a processo in primo grado per truffa ai danni della stessa Regione) I due dirigenti – per l’accusa Errani li istigò a scrivere il documento per coprire irregolarità. In primo grado Errani era stato assolto dal Gup perchè il fatto non sussiste, Terzini e Mazzotti perché il fatto non costituisce reato.

Emilia Romagna al voto Con le dimissioni di Vasco Errani la Regione Emilia-Romagna si avvia verso le elezioni. Lo prevede l’articolo 126, comma 3, della Costituzione. Le dimissioni volontarie del presidente della Regione, recita il comma, «comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio».