Ambiente e salute

NELLA STRISCIA DI GAZA, NON E’ IN CORSO UNA GUERRA, E’ IN CORSO UN GENOCIDIO

By admin

July 12, 2014

Qualsiasi bilancio delle vittime si consulti è sempre inferiore al dato reale del momento, perché l’aggressione Israeliana è in continua espansione. Non solo si registrano sempre nuovi attacchi, non solo si susseguono sempre più incessantemente, ma aumentano anche la loro forza distruttiva.

Di giorno in giorno l’esercito israeliano mette a punto a propria macchina da guerra e aumenta il numero delle missioni. Lunedi 7 luglio ha effettuato qualche missione di rodaggio, uccidendo 9 persone, poi da martedi 8 luglio ha dichiarato ufficialmente aperta la missione Protective Edge, e da lì le vittime si sono moltiplicate.

326 missili hanno colpito Gaza solo nelle ultime 24 ore, il doppio del giorno precedente. Il bilancio della notte è di 20 morti tra cui 4 donne e 4 bambini. Al momento si contano un totale di 81 morti e 576 feriti, centinaia di case e strutture logistiche distrutte.

Ogni volta che Israele mette in atto una delle sue escalation belliche, ne approfitta per sperimentare nuovi sistemi d’arma, forniti principalmente dagli USA, ma anche da altri partner come l’Italia, nonchè sistemi di propria progettazione e produzione, che poi immette con successo, ben collaudati, sul mercato internazionale. Oltre ai missili per le ‘esecuzioni extragiudiziali mirate’, anche verso mezzi mobili come auto e motociclette, vengono utilizzati missili ad altissima velocità, oltre 1000 km/h, in grado di fare gravi danni già con l’energia cinetica dell’impatto e missili a doppia carica, esplosiva e incendiaria, contenenti da qualche centinaio di chili a oltre una tonnellata di esplosivo. Dalle foto delle esplosioni e dai crateri che risultano è possibile osservare che i missili più grossi sono in grado di far saltare un intero isolato.

Secondo fonti israeliane (il tenente colonnello Peter Lerner) citate dal quotidiano Jerusalem Post, dall’inizio delle operazioni Gaza è stata colpita da 750 missili – equivalenti a 800 tonnellate di esplosivo.

 

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Israele-Palestina, Castaldo (M5S): morti a Gaza, dov’è l’Europa? “Riportare la pace in Israele e Palestina restituendo il diritto all’esistenza di due popoli”: lo urla come un leone Fabio Massimo Castaldo, durante il suo intervento nell’assemblea plenaria del 16 luglio 2014. Il M5S non vuole schierarsi, non vuole gesti eroici, ma la dovuta presa di coscienza di un Parlamento che ha l’onere di rappresentare la democrazia in tutto il mondo. Tutto il M5S chiede tutto il coraggio dell’Unione Europea per impedire che i negoziati tra Israele e Palestina siano dettati dagli opposti estremisti, ma solo dal dialogo ad ogni costo.

ISRAELE VUOLE TUTTO: C’è il gas dietro la guerra scatenata da Israele. I giacimenti Leviathan e Tamar che potrebbero dare allo Stato ebraico 100 anni di energia a basso costo. Nascondono tre miliardi e mezzo di metri cubi di metano ma si trovano nelle acque territoriali della Striscia di Gaza (guarda caso) e si allungano al confine con il Libano. Ma non solo, altri giacimenti Marine 1 e Marine 2, da poco scoperti a trentasei chilometri al largo della Striscia. A 603 metri di profondità custodiscono un piccolo tesoro, conteso da quattordici anni. Il 2 giugno l’Autorità nazionale palestinese e Hamas hanno negoziato con la russa Gazprom. Dieci giorni dopo, a Hebron, sono stati rapiti (e poi uccisi) gli studenti ebrei Eyal Yifrah, Gilad Shaar e Naftali Fraenkel (guarda caso), il pretesto giusto per far scoppiare l’inferno. Provvidenziale. Tel Aviv vuole quei giacimenti e nel contempo privare il sostentamento della Palestina, vuole la Terra e la supremazia per lo sfruttamento delle Risorse. Netanyahu è stato chiaro “E’ solo l’Inizio”, insomma non si fermeranno davanti a Nulla, uccideranno TUTTI per quelle risorse, la scusa è sempre “Hamas usa i Bambini come scudi umani”.

Soldati israeliani presi a sassate, scappano dai palestinesi. Ecco come combattono i palestinesi per scacciare l’occupazione israeliana:

 

 

Ecco i veri terroristi israeliani che buttano la bomba in mezzo la gente che cammina per un funerale di un palestinese ucciso sempre dagli ebrei, risultati tanti morti, pero la ragione si da agli israeliani per la potenza del dio denaro, mondo di merda non ce mai la giustizia.

Un ragazzo in cerca della sua famiglie tra le rovine di Gaza. Un cecchino israeliano che spara tre volte. La morte del ragazzo. Tutto documentato da un video. Non servono parole per spiegare che cosa sta accadendo laggiù.

«Dio non c’è! Dio, abbi pietà per le nostre anime. Digli di smettere! Digli di smettere!». 20 luglio. Quartiere periferico di Shajiya, a Gaza City. Volontari palestinesi e internazionali accompagnano i dipendenti municipali di Gaza alla ricerca di sopravvissuti. Le macerie dei palazzi distrutti rendono difficoltoso anche solo camminare. Si è unito a loro un ragazzo con una maglietta verde alla ricerca della sua famiglia. Uno sparo. Poi un altro sparo. Infine, il cecchino israeliano spara un terzo proiettile. Il ragazzo muore. Tutto documentato da una telecamera. Così si muore a Gaza nel luglio 2014. Così i civili muoiono per mano dei cecchini.

 

Il video è stato girato e pubblicato da Mohammed Abedullah, del Movimento per la solidarietà internazionale.

In un rapporto di Medici senza frontiere si legge: «Dall’inizio dell’Operazione “Protective Edge” nella Striscia di Gaza la maggioranza dei morti e dei feriti sono civili. Perfino i medici e gli infermieri sono divenuti bersaglio».