Ambiente e salute

I caccia F16, di Tel Aviv simuleranno nei cieli italiani scenari di guerra, come quelli (reali) a Gaza

By admin

August 04, 2014

Israele in guerra si addestrerà in Sardegna

Tutto è deciso e, salvo dietrofront dell’ultima ora, c’è anche una data: il 21 settembre. Sarà allora che prenderanno il via le esercitazioni militari dell’aeronautica israeliana sui cieli della Sardegna. A Capo Frasca, nel comune di Arbus, nel Medio Campidano, tutto è pronto per l’arrivo degli F-16 con la stella di David. E’ qui che si svolgeranno le operazioni militari di addestramento della Iaf, l’aviazione militare israeliana. Velivoli e piloti che in queste settimane sono protagonisti dell’operazione Protective Hedge nella Striscia di Gaza, sorvoleranno la costa occidentale sarda, non lontano da Oristano, e sganceranno bombe da 6 chili ciascuna: ordigni inerti – avrebbe assicurato Tel Aviv – ma che si uniranno a munizioni “vere” esplose dai cannonicini di bordo e razzi da 2 pollici. Un’esercitazione di cui l’Unione Sarda ha fornito dettagli , peraltro già noti e previsti dalla pianificazione del Ministero della Difesa, contenuta nel “Programma per il secondo semestre 2014”. I caccia israeliani, infatti, non saranno i soli ad addestrarsi in Sardegna, dal momento che l’isola è nota per il fatto di ospitare diversi poligoni e basi di addestramento, da Salto di Quirra a Capo Teulada, passando per la ormai ex base americana della Maddalena. Al fianco dei velivoli israeliani comunque ci saranno anche mezzi italiani, dal momento che l’esercitazione è “targata” Nato. A Quirra, ad esempio, l’aeronautica lancerà alcuni armamenti tra quelli considerati più all’avanguardia, come missili Aster 30 e Stinger (un’attività che verrebbe definita da fonti militari come “hot”, calda), ai quali a ottobre si aggiungeranno razzi Spada. A Sulcis, invece, saranno impegnate anche alcune navi, con lanci verso la costa, mentre a terra saranno in azione carri armati. E’ prevista anche una scuola di tiro Tow, Panzerfaust e Milan: nomi che evocano scenari apocalittici e sicuramente scatenano le polemiche della popolazione locale, che da sempre mal tollera la presenza di militari e operazioni sul proprio territorio. Continua su FONTE