Il Presidente del Consiglio dopo aver firmato la TISA non
nasconde che si reca settimanalmente a visitare una multinazionale insediata nel nostro territorio. Chiama a raccolta tutti i telegiornali a libropaga e fa un gran baccano con lo spudorato intento di far capire a chi sta oltre oceano, che tutto ciò che decideranno di fare gli USA con il Nuovo Ordine Mondiale, diretto verso l’anarchia supercapitalista, l’Italia lo accetterà. Una marionetta furba, tanti giullari, tanti cowboy furbi, tanti poveri scemi e pochi che hanno capito. Certo è doveroso portare alla luce tra tutte queste tenebre, che il Gattopardo non va ai funerali delle migliaia di PMI italiane affossate dalle multinazionali e dalle tasse italiane, si perché una Multinazionale che si rispetti, giovandosi del sistema delle scatole cinesi le tasse non le paga. Di fatto l’impegno settimanale del Gattopardo è l’ennesima prova di sottomissione agli USA verso il mercato selvaggio e socialmente apocalittico del Trattato Transatlantico.