Ambiente e salute

Agente della CIA alle presidenziali in Brasile

By admin

September 22, 2014

Si chiama Marina Silva. Nella corsa alla presidenza ha sostituito il candidato del Partito socialista Edoardo Campos, precipitato col suo aereo, sabotato dalla Cia. Fervente ambientalista la Silva è anche amica degli Usa e della destra israeliana. E, soprattutto, ha i numeri per battere la presidente uscente Rousseff, amica di Putin.   Un aereo schiantatosi al suolo. La morte di un candidato alle presidenziali.

La possibile vittoria alle elezioni non della rivale, ma di un outsider. Il controllo da parte di un governo straniero delle risorse e, soprattutto, delle scelte politiche di un Paese ricco, in ascesa e con velleità di ribellione. Sembra un romanzo di Frederick Forsyth. Invece è la realtà. E sta accadendo in Brasile. «Tutti gli elementi indicano che la Cia abbia assassinato in volo il candidato del Partito socialista Edoardo Campos, il principale rivale della presidente in carica Dilma Rousseff. Ma non sarà lei a beneficiare di questa morte. se lo si vuole trovare, il beneficiario, bisogna spostarsi settemila chilometri più a nord, a New York. Avete presente George Soros?». Wayne Madsen è un ex funzionario della National Security Agency, la principale agenzia di spionaggio statunitense. Se n’è andato perché schifato (come Edward Snowden) e si è messo a fare il giornalista investigativo. «Ho ancora ottimi rapporti con alcuni miei ex colleghi e con agenti di altre agenzie. Anche della Cia? Forse». Il Brasile è un Paese ricco di risorse sopra e sotto il suolo. Ma è soprattutto un Paese in grande ascesa economica, che da qualche mese ha anche deciso di compiere la sua ascesa politica. Il 13 luglio scorso al Maracanà di Rio de Janeiro in tribuna sedeva anche il presidente russo Vladimir Putin. In campo c’erano Argentina e Germania. Si stavano giocando la finale mondiale. La sua Russia era tornata a casa due settimana prima. Eppure Putin aveva attraversato il globo per assistere a quella partita. Quello che molti giornali non hanno riferito, però, era che due giorni dopo a Brasilia ci sarebbe stato un vertice tra i capi di governo di cinque Paesi: insieme al Brasile e alla Russia si sarebbero incontrati anche l’India, la Cina e il Sudafrica. I Brics. Quell’incontro è stato solo uno dei tanti che si sono susseguiti negli ultimi due mesi. Il tema, di tutti, è stato sempre lo stesso: come liberarsi della stretta economica del dollaro e politica della Casa Bianca. CONTINUA SU FONTE