Ambiente e salute

Vertice Bce, proteste a Napoli scontri in piazza al corteo anti-Bce

By admin

October 02, 2014

GLI SCONTRI: Un giovane con una bomboletta spray ha scritto sulla vetrina della banca «Ostility for austerity, ladri assassini» con vernice nera, rossa e blu. Alcuni hanno sfilato una scala in ferro da un furgone e l’hanno posizionata sul muro di cinta del muro della Reggia per scavalcarlo. Qualche dimostrante è riuscito a salire oltrepassando il muro. Uno di questi è stato fermato dalla polizia e condotto in questura. A questo punto la reazione delle forze dell’ordine che con un’azione di respingimento e con l’uso di idranti. Dai manifestanti è partito un lancio di petardi. La polizia ha rimosso la scala. Alla fine è stata la pioggia a concludere il corteo di oltre 3mila persone. Continua su FONTE

 

Appello per una manifestazione euro-mediterranea.

La BCE e la Commissione Europea, dal 2011, ossia da quando il modello tedesco ha spinto sull’acceleratore delle politiche di austerity, imponendo i propri dettami soprattutto ai paesi del Sud Europa e commissariandone l’azione e i bilanci, dettano i tempi dell’austerità economico-finanziaria e della stabilità dei conti pubblici. Dal che, le regioni del Sud Europa, commissariate dalla BCE, sono costrette a tagliare il welfare e la spesa pubblica, adottare misure di flessibilizzazione del mercato del lavoro, di svalutazione dei salari e del lavoro vivo, e non in ultimo di contenimento delle pensioni. E tutto ciò al fine di ripagare i debiti contratti dai paesi del Sud Europa con le banche tedesche e Nord Europee, ossia proprio quelle che verranno in grande stile a Napoli. I PIGS (acronimo usato per identificare gli stati “indisciplinati” Portogallo Italia Grecia e Sapagna), sono una preziosissima “frontiera del capitale”. Altro che uno spazio indisciplinato ai dettami eurocentrici. E’ uno spazio geografico, che solo una narrazione tossica strumentale ad un capitalismo a doppia velocità (Nord/Sud) vuole dipingere come sottosviluppato, mentre in realtà risulta indispensabile per lo sviluppo capitalistico complessivo dei mercati europei: funzionale all’accumulazione tramite l’estrazione di plusvalore dai commons (enclave di risorse energetiche, ambientali) e dal lavoro vivo. Allo stesso tempo, il suo sottosviluppo è necessario alle elites europee per tenere disgregate “le stesse possibilità materiali di attacco politico proletario al rapporto di classe”. Detto altrimenti, sotto l’incalzare della crisi, la qualità della vita delle classi subalterne è tanto sottoposta ad un ridimensionamento che diviene anche abbassamento delle aspettative, e quindi: assuefazione alle politiche tossiche dell’austerità e alla necrofilia della precarietà. l 2 ottobre abbiamo una grossa opportunità per disinnescare queste narrazioni tossiche e per bloccare le politiche di povertà e la spietata repressione contro le nuove forme in cui questa oggi si manifesta così da rilanciare un percorso di unificazione delle lotte a livello europeo e per mettere a verifica la sperimentazione di quel laboratorio dello sciopero sociale e delle lotte metropolitane che questo autunno proveranno a contrastare le politiche renziane in Italia. Il 2 ottobre a Napoli ci saranno se non i protagonisti, almeno i tecnici, i quadri, i gregari coloro che ci rendono la vita precaria e sempre più misera. Per non abbandonarci alla solitudine e all’isolamento, organizziamo la nostra rabbia, a partire dalle periferie dell’impero, dai sud, laddove le resistenze e le lotte hanno il sapore di ben più ampie rivoluzioni e liberazioni. Fonti Youtube