Politca

TV & GIORNALI: CRIMINALI DELL’INFORMAZIONE

By admin

October 28, 2014

Ecco le prime pagine dei giornali Foraggiati: “Grillo shock. La Mafia andrebbe quotata in borsa.” Eh giù tutti a criticare. Molti dei criticoni sono quelli che invece hanno votato chi vuol calcolare nel PIL, prostituzione, droga e attività criminale. Ma questo naturalmente non è shock, vero?

“Non c’e’ differenza tra un uomo d’affari e un mafioso, fanno entrambi affari: ma il mafioso si condanna e un uomo d’affari no” questo ha detto #Grillo a Palermo tra lo scandalo generale. Nessuno pero’ si scandalizza se Dell’Utri un fondatore di Forza Italia e’ in carcere condannato in secondo grado di giudizio con pena di 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. La sentenza considera Marcello Dell’Utri il tramite intermediario tra la mafia e Silvio Berlusconi. Nessuno si scandalizza se #Berlusconi, quello di Mangano “eroe”, sta facendo le “riforme” con #Renzie. Nessuno si scandalizza se FI e’ in Parlamento e non sia invece stata sciolta d’autorita’ visto la sua genesi. Nessuno si scandalizza perche’ nessuno condanna questo stato di cose che farebbe inorridire qualunque democrazia compiuta. La mafia non ha piu’ bisogno di nascondersi, e’ entrata a pieno titolo nelle istituzioni, Ed ora che le attivita’ criminali faranno parte del PIL potremmo anche quotarla in Borsa, ma questo forse e’ gia’ avvenuto da anni.

 

Ascoltate bene l’inizio del suo discorso:

Grillo parla della trattativa stato- mafia e della deposizione del Capo dello Stato Napolitano: hanno impedito a Riina e Bagarella di andare al Colle, ma per proteggerli, hanno già avuto il 41 bis per loro un Napolitano bis sarebbe troppo. Parole di provocazione infatti vedrete- dice Beppe – domani i giornali titoleranno “Grillo inneggia alla mafia. ma Grillo attacca anche il governo e Renzi sul jobs act. In Germania ha fallito e ora lo rifilano a noi, è un meccanismo con il quale un lavoro viene diviso tra tre persone, sembra che l’occupazione aumenti, ma le ore lavorate restano le stesse.

Non si fa attendere la durissima presa di posizione del presidente della regione Rosario Crocetta: “Grillo è un caprone, è pericoloso, ce l’ha con me perchè vinco le elezioni. Al suo confronto perfino Silvio Berlusconi è un signore”

Seguici su Facebook