Regione Lazio: Rocca e l’amichettismo di destra in casa Cotral

06/09/2024 – Dovranno gestire un’azienda che nel 2023 – l’ultimo disponibile – stimava un valore di produzione preventivo di quasi 350 milioni di euro (347.560.366). Il che non significa che i disagi per i viaggiatori laziali siano pochi, ma che almeno l’ultimo Cda, scaduto il 27 giugno con l’approvazione del bilancio di esercizio 2023 e presieduto da Amalia Colaceci (nominata dall’allora governatore Zingaretti nel 2014), almeno ha riportato i conti in ordine. Ora, nella calura romana del 16 agosto e con un po’ di ritardo rispetto alla scadenza dei 45 giorni previsti, su proposta dell’assessore Righini, il presidente Rocca ha nominato il nuovo Cda di Cotral spa, la Compagnia Trasporti Laziali, una società in house della Regione Lazio concessionaria del servizio di trasporto pubblico locale di tipo extraurbano. Ottomila corse giornaliere, 70 milioni di viaggiatori l’anno, compresi quei poveri pendolari della Roma-Viterbo e della Roma-Lido che ogni giorno combattono con ritardi e cancellazioni. Nulla di anomalo né di illegale, ma a determinare la composizione dei nuovi vertici sono state ancora una volta le appartenenze politiche. Vediamo perché.
Presidente del nuovo consiglio di amministrazione è Manolo Cipolla, un ragioniere di Tivoli classe 1979 che nel 2002 era stato assunto in Cotral come operaio. Da qui una carriera decisamente spedita. Nel 2019 è diventato dirigente dell’ex Trambus (società nata dalla scissione di Atac, l’azienda di trasporto pubblico interno) con il ruolo di Responsabile unità amministrativa complessa, ma attualmente è anche membro del Cda di Rete Ferroviaria Italiana. Non solo: Cipolla è molto attivo politicamente: ex consigliere comunale, ricopre oggi l’incarico di assessore all’Urbanistica, edilizia privata, viabilità e usi civici di Palombara Sabina, Comune guidato dal deputato di FdI Alessandro Palombi, fedelissimo di Francesco Lollobrigida. Il suo nome sarebbe stato indicato dall’assessore al Bilancio Alessandro Righini, a sua volta un fedelissimo di Giorgia Meloni. Cipolla l’ha spuntata su Bruno Prestagiovanni, ex vicepresidente della Regione Lazio in quota Alleanza Nazionale, sulla cui nomina s’era speso il rampelliano Fabrizio Ghera. Negli atti del processo – sentenza del 14 marzo 2017 – sulla Parentopoli in Atac, a proposito del nuovo presidente di Cotral si legge: “Sebbene fosse palesemente privo delle competenze adeguate a svolgere le attività demandate”.
Ad affiancare Manolo Cipolla saranno due donne, neanche loro prive di buone amicizie politiche.
Barbara Mannucci, 42 anni, di professione fa la wedding planner. Nel 2007 era assistente parlamentare quando ha fondato e presieduto il circolo di Roma Eur della rete del Buon governo di Marcello Dell’Utri, che poi l’ha scelta per essere candidata (ed eletta) in Parlamento l’anno successivo. Nel 2014, Mannucci passa alla Lega di Salvini: di lei si ricorda una proposta di legge sulla castrazione chimica preventiva e obbligatoria per gli immigrati recidivi al reato di stupro. Alle Politiche del 2018 si è ricandidata, ma non ce l’ha fatta, battuta dal 5S Lorenzo Fioramonti. Mannucci è poi figlia della segretaria del missino Pino Romualdi e moglie di Enrico Cavallari, ex assessore della giunta Alemanno, eletto nel 2018 in Regione con la Lega, e poi passato in Italia Viva a sostegno di Nicola Zingaretti. Da poco è nel Cda di Cinecittà Spa.
La terza scelta di Rocca è Maria Beatrice Scibetta, commercialista dell’omonimo studio fondato dal padre Pierluigi. Anche lei con un impegno politico alle spalle. Nel 2016 era candidata nella lista Alfio Marchini sindaco insieme con Alessandro Onorato, attuale assessore ai Grandi eventi, sport e turismo del Campidoglio (giunta Gualtieri, dunque). Scibetta è stata anche candidata (non eletta) alle ultime Regionali con una lista civica a sostegno di Rocca il quale, evidentemente, l’ha voluta ricompensare. La commercialista figura, però, pure come presidente del collegio sindacale de La Veneta Servizi, azienda socia di minoranza della Roma Multiservizi. Ebbene, almeno fino al 2023 la Multiservizi aveva l’appalto delle pulizie proprio di Cotral. E a settembre 2024 ci sarà l’apertura delle buste per il nuovo affidamento. “Non sono stati ravvisati elementi di incompatibilità”, ha assicurato Scibetta al Fatto.
Ora l’attesa è per la nomina del Dg. Tra i candidati c’è Marco Rettighieri, oggi a capo di WeBuild Italia. Una vecchia conoscenza dei romani, avendo guidato l’Atac tra il 2015 e il 2016. Anche se i contrasti con suoi ex dipendenti (tanti sono confluiti in Cotral) potrebbero fargli rinunciare all’incarico. – [V. Bisbiglia e S. D’onghia – F.Q.1/9/2024]