18/10/2024 – Per dieci anni – dalla riforma dei vitalizi del 2014 – ci hanno fatto credere che quella legge regionale firmata dagli allora presidenti Ugo Rossi e Arno Kompatscher avrebbe tagliato drasticamente le rendite degli ex consiglieri regionali/provinciali e le esorbitanti cifre che erano state attualizzate con la vituperata legge del 2012.
Questo avrebbe portato a risparmi milionari per le casse della Regione. Si era detto che così l’ente pubblico avrebbe visto rientrare circa 30 milioni di euro.
La richiesta di restituzione
Purtroppo, come qualcuno aveva subodorato già allora, questa legge aveva un «baco» in grado di inficiarne gli effetti di risparmio, rappresentato dalla norma prevista per gli ex consiglieri (o futuri ex) che non avevano ancora maturato i requisiti per ricevere l’assegno vitalizio (o per mancanza del requisito dell’età o perché ancora in carica).
Si trattava nel 2014 di 40 consiglieri o ex consiglieri in attesa di vitalizio ai quali era stato richiesto di restituire la cifra attualizzata che avevano già ricevuto, in forza della legge del 2012, in attesa di maturare il diritto per riaverla. Il totale del valore attuale netto assegnato a questi 40 era allora di 19.330.897,15 euro. Quasi 20 milioni che in effetti la Regione allora si riprese. Salvo poi vedersi costretta a restituirli, come si dice, con gli interessi.
Il maxi esborso
Dal 2014 al 2024, di quei 40 sono stati 27 gli ex consiglieri che hanno già maturato il diritto all’assegno vitalizio e a ricevere la maxi-anticipazione del vitalizio attualizzato, che non era più però la cifra del 2014, ma quella ricalcolata al momento in cui l’ex consigliere ha maturato i requisiti. Il risultato è che per soli 27 ex consiglieri regionali (ne mancano dunque ancora 13) la Regione ha già versato 18.291.964,38 euro, quindi ha perso quasi tutti i soldi che aveva recuperato e dovrà sborsarne ancora di più quando tutti gli ex consiglieri dell’elenco avranno maturato i requisiti.
È una cifra molto più alta di quanto era stato dato dopo la legge del 2012 ai consiglieri chiedendo loro nel 2014 di restituire tutto. Quindi dopo tutto questo vai e vieni di soldi e una legge “correttiva” di mezzo, che avrebbe dovuto introdurre un ricalcolo al ribasso, chi alla fine ci ha rimesso è la Regione. E sono passati dieci anni, e il calcolo del valore attuale medio ha portato a cifre più alte.
Un vitalizio da 1,8 milioni di euro
Alcune cifre superano abbondantemente quelle sopra il milione di euro ricevute da alcuni ex nel 2012, che avevano fatto gridare allo scandalo nel 2014. Un consigliere o una consigliera (il Consiglio non fornisce più i nomi) che ha maturato i requisiti nel 2022 ha ricevuto una cifra attualizzata del vitalizio di quasi due milioni di euro – 1.810.061,85 euro – a cui naturalmente si aggiungerà l’assegno mensile (circa 3.000 euro netti al mese) che comunque arriverà all’ex consigliere finché campa e poi la reversibilità che la Regione continuerà a pagare.
Ci sono altri due ex consiglieri che hanno ricevuto dalla Regione una quota attualizzata del vitalizio di 1.652.133,50 euro in un caso nel 2023 e 1.611.161,31 euro in un altro nel 2022. E poi ancora c’è la quota di 1.429.554,60 euro ricevuta da un consigliere nel 2017. – [CONTINUA SU FONTE]
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