18/09/2025 – La Compagnia di Desenzano del Garda e la Tenenza di Castiglione delle Stiviere, attraverso una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, hanno ricostruito un esteso sistema di frode fiscale con riguardo a molteplici settori economici tra cui, prevalentemente, quello del commercio e della lavorazione di metalli ferrosi, incentrato sull’emissione di fatture false per oltre 100 milioni di euro, procedendo a numerose perquisizioni all’interno di abitazioni e uffici aziendali.
L’attività investigativa, svolta congiuntamente dai due Reparti, avrebbe permesso di individuare un sodalizio criminale operante tra le province di Brescia e Mantova, in grado di fornire ai clienti un servizio all inclusive di emissione di fatture per operazioni inesistenti e di riciclaggio dei proventi illeciti generati.
Monetizzazione dei bonifici
Il gruppo criminale investigato, dalle indagini condotte, risulterebbe aver costituito numerose imprese e società cartiere, sia italiane che estere, amministrate da prestanomi compiacenti, utilizzate per emettere fatture per operazioni inesistenti, provvedendo al successivo riciclaggio del denaro mediante monetizzazione dei bonifici emessi dai clienti destinatari delle false fatture.
LEGGI ANCHE: Napolitano store, scoperta maxi frode: fatture false ed evasione dell’Iva.
Chi sono gli utilizzatori
In particolare, l’ingente flusso di denaro bonificato dai “clienti” del sodalizio per il pagamento delle fatture per operazioni inesistenti, in una prima fase sarebbe stato trasferito su conti correnti esteri e successivamente prelevato in contanti per essere, infine, restituito “monetizzazione” agli “utilizzatori” delle fatture false, al netto della provvigione incassata dal sodalizio criminale, oscillante tra il 5% ed il 22% dell’importo oggetto di falsa fatturazione.
VIDEO CORRELATI: