Frode all’INPS per oltre 4 milioni di euro: 845 contratti di lavoro falsi per favorire l’immigrazione clandestina
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30/03/2023 – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica felsinea a seguito di una segnalazione dell’INPS, hanno smantellato un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla frode previdenziale.
L’articolato sistema fraudolento è stato ideato da due consulenti che, avvalendosi di ben 17 conniventi datori di lavoro, avevano escogitato un vero e proprio tariffario per predisporre falsa documentazione attestante rapporti lavorativi inesistenti, necessaria sia per il rilascio e/o rinnovo dei permessi di soggiorno a numerosi cittadini extracomunitari su tutto il territorio nazionale, sia per l’ottenimento di indebite misure previdenziali.
All’esito di queste attività è stato possibile accertare l’avvenuta stipula di 845 contratti di lavoro fittizi relativi all’assunzione di 644 cittadini extracomunitari, 113 dei quali coinvolti anche al fine di beneficiare di indebite misure economiche a sostegno del reddito, quali le indennità di disoccupazione, assegni familiari e maternità, per un importo di oltre mezzo milione di euro, ottenute, per l’appunto, presentando all’INPS false certificazioni lavorative.
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La disamina di tali contratti ha permesso di rilevare 156.000 giornate lavorative mai prestate, corrispondenti a circa 430 anni di inesistenti periodi contributivi, la cui cancellazione ha consentito di prevenire e scongiurare riconoscimenti pensionistici gravanti sul bilancio dell’INPS, stimati in oltre 4 milioni di euro.
All’Autorità Giudiziaria, oltre agli intestatari dei contratti di lavoro fittizi, sono stati deferiti i 17 datori di lavoro, dislocati sul territorio bolognese e ferrarese, oltreché 8 soggetti con vincolo associativo, ex art. 416 c.p., in qualità di ideatori e promotori del fraudolento sistema di frode. – [FONTE]
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