Che ci fa Soros a Palazzo Chigi da Gentiloni? Giallo intorno alla visita del miliardario che aiuta i migranti.

04/05/2017 – “George Soros è stato ieri mattina a Palazzo Chigi. L’imprenditore e filantropo è stato ricevuto dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni”. E’ una stringata e asettica agenzia di stampa a descrivere quello che è uno degli incontri più importanti che il premier italiano potesse tenere in questa fase pre-elettorale. Soros infatti, secondo quanto appreso da fonti finanziarie e politiche da MF-Milano Finanza, ha messo nel mirino il mercato italiano e non va mai a finire bene per gli interessi nazionali quando si è nell’obiettivo del miliardario di origini ungheresi, 29° uomo più ricco al mondo per Forbes con un patrimonio di 25,2 miliardi di dollari.

Ma non solo finanziere, Soros è anche protagonista della campagna di invasione migratoria in atto con il suo annuncio di voler investire 500milioni di dollari proprio sul tema immigrazione. Finanziatore delle Ong e vampiro di ricchezze, un’immagine perfettamente calzante con il modello Pd.
A quanto pare in questo periodo il magnate avrebbe lanciato lo staff del suo gruppo d’investimento, e in particolare Shanin Vallée, su uno studio approfondito sull’Italia, non solo dal punto di vista finanziario, economico e industriale ma anche politico con l’obiettivo di cercare nuovi sbocchi di investimenti, diretti o indiretti, a medio-lungo termine visto che con la Quantum Group of funds (di cui è fondatore) e, soprattutto da advisor di Blackrock, colosso dell’investimento Usa, avrebbero tutte le intenzioni di aumentare le partecipazioni in aziende italiane.

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In effetti Blackrock è già un player importante di piazza Affari avendo quote per quasi 2 miliardi nel sistema bancario ma anche in società come Eni, Enel, Generali, Telecom Italia, Mediaset. Partecipazioni che toccano aziende pubbliche strategiche e la cui efficienza e buona salute sono di fondamentale importanza per l’interesse nazionale.
Lo squalo sente il sangue dovuto all’instabilità politica causata dai governi di larghe intese che dal 2011 hanno gestito il Paese, dalla crisi economica che attanaglia la Penisola e dal ruolo comprimario dei Governi Pd nell’Ue, tutti fattori che hanno permesso a gruppi di portata globale di fare acquisizioni a prezzi vantaggiosi.
Non va poi trascurato il tema dei crediti deteriorati (350 miliardi lordi), il cui ammontare è tra i più alti del Vecchio Continente, che sta attirando come avvoltoi i fondi speculativi.

Soros, oggi ospite di Paolo Gentiloni non può avere “buone intenzioni” riguardo ai suoi interessi finanziari in Italia e, come scrive Formiche.net, avrebbe assegnato il “dossier Italia” a Shanin Vallée, dal maggio 2015 senior economist per il Soros Fund e in precedenza consigliere economico del ministero dell’Economia francese e, dal giugno del 2012, advisor economico dell’ex presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Vallée, che sta studiando per un Ph. D. all’Istituto europeo della London School of Economics, è stato anche ricercatore per Bruegel, il comitato di analisi delle politiche economiche nato a Bruxelles nel 2005 e presieduto all’inizio dall’ex premier italiano Mario Monti.

Il consulente di Soros sarebbe sul punto di completare il suo articolato report sul mercato italiano dopo averne fatto uno sul sistema bancario (con focus su Unicredit, Mps e le banche venete) dopo aver avuto contatti diretti con parte del governo Gentiloni.
Tra un barcone e l’altro Soros si prepara ad acquisire banche e aziende: come uno squalo è intorno alla preda e se il Governo lo accoglie con il tappeto rosso rischia solo di esserne complice. – FONTE

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